Arezzo, 9 settembre 2024 – Martedì 10 settembre 2024 si svolgerà il finissage di “Oltre l’apparenza”, mostra personale di pittura, scultura e ceramica di Marco Cipolli a cura di Marco Botti, con la collaborazione di Donatella Mormile, inaugurata lo scorso 10 agosto nello spazio espositivo della Filanda, in via Ciuffenna 7 a Loro Ciuffenna (AR).
La chiusura dell’evento, patrocinato dal Comune di Loro Ciuffenna, si svolgerà durante la conclusione della Festa del Perdono. Per l’occasione la mostra sarà visitabile dalle ore 20.
Il finissage prevede, alle ore 21,30, la performance musicale di Stranobakkano. Seguiranno, alle 22,30, la presentazione del catalogo con le foto di Michele Santini e la grafica curata da Lorenzo Colmaer, e la donazione di un’opera al Comune di Loro Ciuffenna, alla presenza del sindaco Andrea Rossi e dell’assessore alla cultura Alberto Checchi.
L’ARTISTA
Marco Cipolli nasce a Montevarchi (AR) nel 1957 e inizia a disegnare e dipingere sin da giovanissimo. Dopo le prime esperienze in seno alla grafica e l’apprendistato alla Manifattura di Porcellane Richard Ginori come modellista, nel 1982 espone con la prima personale alla Galleria “Il Cenacolo” di Firenze.
L’incontro con la famiglia Bellini di Firenze, galleristi di artisti di fama mondiale come Giorgio de Chirico, lo avvicina a maestri come Giacomo Manzù, Antonio Bueno, Emilio Greco, Pericle Fazzini, Luca Alinari e Alfio Rapisardi. Il rapporto con Luigi Bellini è fondamentale per il riconoscimento internazionale dell’arte di Cipolli, soprattutto negli Stati Uniti. Sono gli anni che lo vedono coinvolto nel circolo “Studio Arte”.
Nel 1984 prende parte, a fianco di altri pittori e scultori, al movimento “Nuovo Rinascimento”, partecipando a una mostra itinerante per le città della Toscana dal titolo “I grandi maestri e le nuove frontiere culturali”. A Chianciano Terme l’artista espone con le sue opere a fianco di quelle di Giorgio de Chirico. A Montepulciano si distingue per l’originalità nell’happening di dodici pittori che realizzano insieme una tela di grandi dimensioni. In quel contesto Cipolli aderisce alle Superavanguardie, legate al concetto di bang apocalittico, chiave di volta per il suo iter artistico. Le opere della mostra vengono infatti provocatoriamente bruciate in piazza e dalle ceneri, come una fenice, rinasce un artista diverso e più maturo. Sempre nel 1984 egli espone a Roma al IX Salone Nazionale Arte - Antiquariato.
Da allora sono numerose le installazioni e le mostre personali e collettive a cui Cipolli partecipa in Italia e all’estero, spaziando con successo dalla pittura alla scultura. Dotato di una natura artistica poliedrica, l’artista utilizza virtuose soluzioni materiche che comprendono olio su tela, metallo, legno, gesso, grafica su ceramica, su tavola e acciaio inox, sculture in ferro dipinto e vetroresina che puntualmente, da quattro decenni, affascinano pubblico e critica.