Mare sempre più caldo, le tartarughe caretta caretta si spostano verso nord. Gli esperti: “Un segnale d’allarme”

Nuovi nidi a Massa, a Montignoso e a Forte dei Marmi. Si tratta di animali a rischio estinzione, che soffrono moltissimo anche per la presenza di rifiuti nei fondali. La campagna per prevenire i comportamenti incivili

Una piccola tartaruga marina Caretta caretta (Foto Ansa)

Una piccola tartaruga marina Caretta caretta (Foto Ansa)

Lucca, 7 agosto 2024 - Anche le caretta caretta vanno verso nord a causa dei nostri mari sempre più caldi. È un dato di fatto che le simpatiche tartarughe ultimamente prediligano spiagge più settentrionali. Sono stati infatti scoperti nuovi nidi a Forte dei Marmi, a Montignoso e a Massa. Individuati dai volontari del Wwf Massa Carrara, sono stati messi in sicurezza con il supporto degli esperti di Arpat, del museo di storia naturale dell'università di Pisa e dei volontari di Life turtlenest.

“La presenza di tartarughe sempre più a nord rappresenta un segnale d'allarme di cui tutti dovremmo prendere coscienza per cercare di invertire la pericolosa tendenza climatica degli ultimi decenni”, mette in guardia Francesco Vincenzi, presidente di Anbi. Il referente del Wwf Massa Carrara, Luca Giannelli, aggiunge: “Quest'anno abbiamo già sette nidi di tartarughe sulla nostra costa. Invitiamo tutti a rispettare poche, ma semplici regole: se vedete una tartaruga non avvicinatevi, non toccatela, non fate fotografie con i flash, ma telefonate subito al numero 1530 per avvisare gli enti competenti”. Nello specifico, quattro nidi si trovano a Massa, uno a Montignoso e due a Forte dei Marmi. Questi ultimi sono gestiti dal Wwf dell’alta Toscana.

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“Era il giugno 2021 quando al pontile di Forte dei Marmi nidificò la prima caretta caretta della storia della Versilia - ricorda Giannelli -. Se lo scorso anno in tutta la regione siamo arrivati a ben 20 nidi, quest’anno arriveremo a 30. È da una decina di anni che l’innalzamento termico dei mari spinge più a nord queste tartarughe, che addirittura stanno trovando un ambiente a loro adatto anche in Liguria. Nidi sono apparsi pure in Francia e in Spagna, dove non era mia successo prima d’ora”.

Le tartarughe marine sono animali purtroppo a rischio estinzione. Il riscaldamento delle acque dei mari rende più difficile l’esistenza delle caretta caretta. Ricordiamo che, in base ai dati forniti dal consorzio Lamma, a metà di questo mese i nostri mari hanno raggiunto fino a sei gradi in più di temperatura rispetto al periodo 1982-2011. Non solo. Anche i rifiuti sui fondali, provenienti da scarichi illegali e dalle foci dei fiumi, mettono a rischio la vita delle tartarughe, che possono ad esempio morire per l’ingestione di plastiche galleggianti, da loro scambiate per meduse.

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Per questo motivo il consorzio di bonifica 1 Toscana nord, come ricorda il suo presidente Ismaele Ridolfi, sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione “per prevenire e combattere i comportamenti incivili”. Al momento sono “oltre 120 le associazioni di volontariato che hanno adottato, grazie ad apposite convenzioni, decine di corsi d’acqua e sono circa un centinaio gli agricoltori che ne effettuano la manutenzione”. Grazie alle iniziative del ‘Sabato dell’ambiente’ riusciamo a rimuovere dai fiumi e dagli argini oltre 30 tonnellate di rifiuti all’anno”, afferma Ridolfi. Una cifra enorme, che ci fa ben capire la portata del fenomeno.