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“Pianto l’ombrellone dove voglio”: concessioni, l’estate dello scontro. I balneari: “Calpestati i nostri sacrifici”

Diversi atti dimostrativi anche in Toscana sugli arenili. Gran parte delle iniziative sono dell’associazione Mare Libero: “Ci battiamo per i diritti dei bagnanti”

Firenze, 11 agosto 2024 – E’ un’estate di atti dimostrativi in spiaggia. Con il confronto spesso anche duro tra gli attivisti di Mare Libero, che vogliono aprire le spiagge, anche quelle in concessione, a tutti i bagnanti senza pagare e i gestori degli stabilimenti balneari.

Che dicono: “Vengono calpestati i nostri sacrifici di anni, molti di noi hanno acceso un mutuo per migliorare le strutture che gestiscono”. E’ questa la polemica che corre fra ombrellone e ombrellone nell’estate 2024. Con le “incursioni” di Mare Libero che vengono filmate e finiscono sui social, alimentando il dibattito.

Stabilimenti balneari in Versilia. E' un'estate di tensione sulle coste. Al centro ci sono le concessioni balneari
Stabilimenti balneari in Versilia. E' un'estate di tensione sulle coste. Al centro ci sono le concessioni balneari

Gli episodi sono diversi ma in alcuni casi a piantare il proprio ombrellone in mezzo a quelli dello stabilimento balneare sono semplici cittadini. Come è accaduto in uno stabilimento di Marina di Carrara. In Toscana gli atti dimostrativi sono stati diversi. A Tirrenia ad esempio gli attivisti hanno sfilato lungo la battigia con tanto di bandiere distribuendo volantini ai bagnanti. 

Al centro del contendere la direttiva Bolkestein dell’Unione europea, che prevede di mettere a bando le concessioni sul demanio marittimo entro la fine dell’anno. Il tema è molto caldo. E in Toscana, come in molte altre zone costiere d’Italia, i gestori degli stabilimenti hanno scioperato per due ore a inizio mattinata l’8 agosto.

Mancano i decreti attuativi per redigere le evidenze pubbliche, con il rischio che ogni Regione ed ogni Comune faccia di testa propria per pubblicare i bandi. "Dal Governo dopo le assicurazioni, non sono arrivati passi concreti e così abbiamo deciso di protestare”, dicono i balneari. Una vicenda intricata che caratterizza l’estate 2024 in Toscana e sulla quale c’è ancora da scrivere la parola fine.