MICHELA BERTI
Cronaca

In che mare ci tufferemo: erosione, alghe e microplastiche i nemici delle vacanze

“Ma c'è un piano con le barriere”. Il Consorzio di Bonifica della Toscana effettuerà il monitoraggio costante dei punti critici. Il progetto prevede transenne speciali che tratterranno i rifiuti trasportandoli nei cassonetti

Nei giorni scorsi una frana a Riomaggiore

Nei giorni scorsi una frana a Riomaggiore

Pisa, 14 maggio 2024 – Erosione, plastiche e posidonie. Sono questi i tre nemici storici del nostro litorale. Spiagge pulite pronte per accogliere milioni di appassionati del mare e della tintarella? Purtroppo no. L’erosione batte forte e soprattutto negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, la situazione è diventata allarmante. Regione e Comuni hanno stanziato finanziamenti per lavori urgenti di ripascimento, riprofilature che non risolvono il problema ma permettono agli stabilimenti balneari di offrire servizi per la stagione alle porte. Poi c’è la plastica. Plastiche provengono dai fiumi e si riversano in mare mettendo in pericolo la fauna; una volta spiaggiate impongono maxi operazioni di pulizia per evitare che il litorale si trasformi in discarica. Il Consorzio di Bonifica della Toscana farà un monitoraggio dei punti critici per la presenza della plastica: saranno posizionate barriere automatizzate che tratterranno i rifiuti trasportandoli poi nei cassoni per lo smaltimento. Non è un problema da poco nemmeno quello della rimozione della posidonia spiaggiata. Questa pianta, così importante per l’ecosistema, diventa un gran problema una volta che le forti mareggiate la portano a riva perché con il passare dei giorni emana cattivi odori e rende impraticabile la battigia. Rimuoverla però ha un bel costo essendo considerata rifiuto speciale. Da qui le dritte dei Comuni per permettere lo spostamento della posidonia nelle limitrofe zona dunali, dove queste sono presenti, in modo che questo rifiuto speciale diventi una barriera naturale contro l’erosione. In gran parte delle località balneari i lavori più importanti sono stati fatti. In alcune zone mancano ancora gli ultimi ritocchi.