Firenze, 5 marzo 2024 - Un ritratto intimo di Margherita Hack, una donna che è stata anche un vero modello di emancipazione, curiosità e autenticità. ‘Margherita delle Stelle’, il film coprodotto da Rai Fiction - Minerva Pictures in onda il 5 marzo su Rai1, ore 21:30, è anche, come dice Cristiana Capotondi: "Un romanzo di formazione, il percorso di vita di una donna e di una scienziata".
Capotondi veste i panni della grande astrofisica originaria di Firenze e morta a 91 anni a Trieste nel 2013. "Conoscevo la Hack scienziata e divulgatrice – racconta l’attrice - la sua storia non solo professionale ma anche familiare e personale; è vissuta coltivando il valore della libertà, di spirito e di pensiero; e credo che sarebbe potuta essere una grande senatrice a vita. Questo film è stato per me un autentico viaggio verso le stelle: nella fiction alla giovane Margherita davanti al telescopio le viene chiesto di 'puntare la stella giusta', che è anche una metafora adatta alla vita. Lavoro con numerose fondazioni: fino a 16 anni sono molte le ragazze che sognano di studiare le materie scientifiche, dopo però passano a quelle umanistiche. Credo che sia dovuto alla difficoltà delle donne di poter sognare una vita nella scienza. Il suo studio delle stelle è dunque anche una metafora della nostra vita, dobbiamo sempre puntare alla stella giusta, dirigerci verso i nostri sogni".
Dietro la macchina da presa c’è Giulio Base, che torna alla regia televisiva dopo 10 anni e dice: “Ho accettato questo progetto a occhi chiusi perché si trattava di un progetto su una grande e geniale figura femminile”.
Flavio Parenti interpreta Aldo, il marito della scienziata, mentre Cesare Bocci e Sandra Ceccarelli vestono i panni dei genitori di Margherita. Liberamente ispirata al libro 'Nove vite come i gatti’ di Margherita Hack e Federico Taddia, è un coming of age. Racconta volutamente gli anni meno noti di Margherita Hack, partendo da infanzia e adolescenza, caratterizzate da genitori anticonformisti che hanno saputo insegnare a Margherita la libertà di scegliere, portandola a rompere gli schemi imposti dalla società, primi fra tutti quelli dell'ideologia fascista. Ne emerge una donna che non si è mai piegata a compromessi e che ha scelto per se stessa, costruendosi una realtà che la rappresentasse davvero: a partire dal modo di vestire, così lontano dalle regole del tempo, fino al matrimonio tanto felice quanto non convenzionale.
La sceneggiatrice Monica Zappelli sottolinea che si tratta di “un racconto sull'educazione. La scienza non è ancora delle donne. Ci siamo chiesti come sia stato possibile che una donna nata nel 1922 sia diventata scienziata. Margherita ha avuto due genitori eccezionali, che le hanno dato libertà e fatto capire l'importanza delle domande. Grazie allo sport ha capito che non deve avere vergogna di vincere. Dove c'è un tetto di cristallo che si abbatte, ci sono state delle persone che hanno fatto in modo che questo tetto si abbattesse”. ' Margherita delle stelle’ è quindi un tributo a una figura nota in tutto il mondo per l'enorme apporto alla scienza, ma anche una storia di empowerment femminile perseguito con tenacia. Cesare Bocci è il padre di Margherita: “Siamo quello che ci hanno insegnato, le radici di Margherita sono dentro la famiglia, è la linfa che l'ha fatta crescere, due genitori antifascisti e vegani una parola che ai tempi non esisteva”.
Sandra Ceccarelli è la madre di Margherita: “Il film-tv parla di scienza e poesia. Era una donna fuori dai canoni di allora, aveva studiato all'Accademia di Belle Arti, ha mantenuto per un periodo la famiglia e aveva due anni in più del marito. Margherita è cresciuta in un ambiente di totale libertà e confronto”. Flavio Parenti è il marito Aldo De Rosa l'uomo che è stato accanto alla professoressa Hack per tutta la vita: “Aldo viene chiamato 'il moglio’, con un'accezione negativa. Mi chiedo in quanti sono capaci di riconoscere il genio e di aiutarlo. Si dice dietro una grande donna c'è un grande uomo, qui è forse il contrario, ma lui era un letterato, lei lo chiamava, l'’enciclopedia vivente’ di cui si è cibata per una vita intera”. Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction sottolinea che: "Dal primo giorno a Viale Mazzini desideravo che si raccontasse una storia come questa, che rientra nelle migliori tradizioni del biopic targato Rai. Non era facile fare un film tv sulla vita di Margherita Hack, una ragazza nata e vissuta in un mondo privo, per scelta, della qualità femminile nell'intelletto e nella scienza, con la donna relegata al ruolo di moglie e madre. Era, più che una donna trasgressiva, una donna libera. 'Margherita delle stelle' è il ritratto di una grande donna, che ha fatto la storia dell'astrofisica in Italia e nel mondo: gli italiani le devono moltissimo e le donne ancora di più".