MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Martedì Grasso 2023 è oggi. Ma perché si chiama così?

Le curiosità: a Milano non si festeggia il martedì ma il “Sabato Grasso”, mentre il detto “tagliar la testa al toro” nacque a Venezia durante il Giovedì Grasso

Una maschera di carnevale

Una maschera di carnevale

Firenze, 21 febbraio 2023 - I festeggiamenti del Carnevale si concludono, da tradizione, con il Martedì Grasso, il giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri che segna l’inizio del periodo di Quaresima prima della Pasqua. Oggi sarà festa grande al Carnevale Viareggio con la sfilata dei carri. 

Perché si chiama così

L’ultimo giorno di Carnevale assume l’epiteto di “grasso” proprio perché consisteva nell’ultimo giorno in cui era permesso, dalla Chiesa Cattolica, sia di festeggiare che di mangiare determinati cibi come la carne, i dolci e tutti gli altri gustosissimi avanzi dei banchetti di Carnevale. Dopo questo giorno, infatti, prendeva il via il periodo di penitenza prepasquale che prevedeva l’astinenza dai divertimenti e dai cibi considerati “grassi”.

“Sabato Grasso” a Milano

Il Martedì Grasso si festeggia ovunque, fatta eccezione per Milano, che seguendo il calendario gregoriano e il rito ambrosiano, posticipa di una settimana l’inizio della Quaresima - che inizia dunque la domenica successiva al mercoledì delle ceneri - per questo si festeggia Carnevale durante il cosiddetto “sabato grasso”. Secondo quanto si narra, tutto ebbe origine per volontà di Sant’Ambrogio, che non trovandosi in città e temendo di non riuscire a rientrare in tempo per la quaresima, fece posticipare la liturgia.

Le tradizioni in Europa

Nel Regno Unito questa giornata si chiama “Shrove (verbo che significa confessarsi) Tuesday” e si mangiano i pancake .In Germania si festeggia non il martedì grasso ma il lunedì, mentre in Francia prende vita la tradizione medievale della Festa dei folli al termine della quale veniva eletto il Papa dei folli, della quale parla anche Victor Hugo nel suo ‘Notre-Dame de Paris’.

Il detto “Tagliar la testa al toro”

Il Giovedì Grasso, a Venezia, è il cosiddetto giorno del “toro”. Ai tempi della Serenissima, infatti, durante questa giornata era prevista la storica corrida davanti al Palazzo Ducale. Questo evento ricordava la grande vittoria del 1162 del doge Vitale Michiel II sul Patriarca Ulrico di Aquileia e 12 feudatari ribelli. Questa impresa portò la Serenissima a chiedere agli sconfitti, da lì al futuro, il pagamento di un pegno che consisteva in un toro, 12 pani e 12 maiali ben pasciuti, un risarcimento che continuò per molto tempo coinvolgendo anche i successori del patriarca che, ogni anno, il giorno del Giovedì Grasso erano costretti a ripagare la Serenissima in questo modo. Gli animali, poi, una volta portati in città venivano accolti come fossero dei prigionieri, posti su delle strutture lignee rappresentanti i castelli friulani e, infine, messi allo scherno della pubblica piazza con un rituale che prevedeva, al suo culmine, lo spettacolare taglio della testa del toro da cui deriva il detto tutto veneziano “Tagiar la testa al toro”, cioè chiudere definitivamente una faccenda in modo rapido e senza troppi ripensamenti. Il taglio della testa del toro, infatti, rappresentava proprio la fine dello spettacolo.

Nasce oggi

Chuck Palahniuk nato il 21 febbraio del 1962 a Pasco, Washington, Stati Uniti. Celebre scrittore statunitense, autore di best seller che hanno ispirato anche il mondo del cinema. Ha scritto: “L’obiettivo non è quello di vivere per sempre, ma quello di creare qualcosa che lo farà”.