Castelfranco Piandiscò (Arezzo), 2 febbraio 2023 - Proseguono le iniziative collaterali organizzate dal Comune di San Giovanni Valdarno, con il Museo delle Terre Nuove, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, Casa Masaccio - Centro per l’arte contemporanea e Muse in occasione della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura” allestita al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie e prorogata fino al 5 febbraio. E dato il grande successo della prima visita guidata all’Abbazia di San Salvatore a Soffena, organizzata sabato 3 dicembre, è stato previsto un nuovo appuntamento: sabato 4 febbraio alle 10 la Direzione regionale musei della Toscana apre ancora una volta le porte dell’affascinante luogo per delle visite guidate straordinarie e gratuite. La restauratrice Paola Ilaria Mariotti accompagnerà alla scoperta delle importanti connessioni artistiche che legano il prezioso patrimonio di affreschi dell’Abbazia alle opere della mostra in corso a San Giovanni Valdarno. “Nei giorni in cui si conclude la mostra ‘Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura’ – dichiara l’assessore alla cultura di San Giovanni Valdarno Fabio Franchi – a fianco della conferenza di Massimo Cacciari e dello spettacolo in poesia di Tiziano Scarpa, abbiamo deciso di proporre una nuova visita guidata all’Abbazia di San Salvatore a Soffena, organizzata dalla Direzione regionale Musei della Toscana, che colgo l’occasione per ringraziare, e in collaborazione con il Comune di Castelfranco Piandiscò. Duplice il significato di questa iniziativa. Da una parte, infatti, la visita guidata all’Abbazia di San Salvatore a Soffena consente di ammirare e apprezzare, oltre a un complesso architettonico di assoluto pregio, opere di autori quali lo Scheggia, Paolo Schiavo e Mariotto di Cristofano, artisti vicini a Masaccio, appartenenti alla sua ‘famiglia artistica’, quando non addirittura alla sua famiglia anagrafica, i cui lavori sono in esposizione nella mostra ‘Masaccio e Angelico’, o in esposizione temporanea nel Museo della Basilica, o presenti in chiese cittadine, consentendo così al visitatore di arricchire la propria conoscenza di quegli artisti e di quel periodo storico. Dall’altra parte, la mostra ‘Masaccio e Angelico’ ha avuto anche come obiettivo quello di segnalare e sottolineare il contributo che il nostro territorio, il Valdarno e i suoi artisti, hanno dato alla nascita del Rinascimento e alla storia dell’arte. Di qui, quindi, l’idea di evidenziare la connessione della mostra sangiovannese con l’intero territorio valdarnese (e in particolare con un luogo in cui gli artisti della famiglia”di Masaccio sono particolarmente presenti), con la consapevolezza e la convinzione che il Valdarno costituisca un tutt’uno di arte, storia, cultura, paesaggio. Preziosissima, sotto questo aspetto, la sinergia creata con l’Amministrazione comunale di Castelfranco Piandiscò, nel comune intento di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione del nostro territorio e delle bellezze che esso custodisce.” “La collaborazione con la Direzione Generale Musei della Toscana prosegue con grande soddisfazione – aggiunge Angela Fortunato, assessore alla cultura del comune di Castelfranco Piandiscò – e ringrazio particolarmente Maria Gatto, Paola Mariotti e tutti i professionisti coinvolti per la sensibilità e l’impegno volto a valorizzare un luogo così importante per la nostra comunità. Queste aperture straordinarie, legate alla mostra Masaccio e Beato Angelico, sono occasione per condividere progetti di crescita culturale e collaborazione tra amministrazioni nell’ottica di un Territorio condiviso da promuovere al di là dei confini comunali”. Gli artisti che nella prima metà del Quattrocento realizzarono alcune pitture murali conservate nell’Abbazia di San Salvatore a Soffena sono infatti presenti alla mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”: strettamente collegati alla cerchia e famiglia di Masaccio, il più celebre figlio di San Giovanni Valdarno, sono in particolare suo fratello Giovanni di Ser Giovanni detto Lo Scheggia, il loro cognato Mariotto di Cristofano, pittore che sposò la loro sorellastra, e infine Paolo Schiavo. Le pitture di Soffena dimostrano il vitale scambio artistico intercorso tra la città di Firenze e il Valdarno superiore nella prima metà del Quattrocento: gli artisti attivi a Soffena si spostarono verso Firenze aggiornandosi sulle novità artistiche ad opera di Masaccio e Masolino, per poi riportare e diffondere le novità apprese nella terra d’origine. L’affresco dello Scheggia a Soffena costituisce senz’altro il diretto anello di congiunzione con le opere in mostra introducendo al luogo dell’antica abbazia, dove è presente la cerchia di artisti che lavoravano per la Congregazione Vallombrosana.
"Con grande piacere – le parole di Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana – la Direzione regionale musei della Toscana prende parte alle iniziative di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Valdarno in collegamento con la mostra ‘Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura’, organizzata dal Comune di San Giovanni Valdarno, mostra alla quale abbiamo collaborato anche col prestito di un’importante opera del Beato Angelico dal Museo di San Marco. Grazie alla competenza specifica della restauratrice Paola Mariotti, le visite dedicate agli affreschi presenti nell'Abbazia di Soffena consentiranno un approfondimento dell'opera di artisti contemporanei quali lo Scheggia (fratello di Masaccio), Mariotto di Cristofano (loro cognato) e Paolo Schiavo. Una bella occasione di collaborazione con gli enti territoriali e culturali del Valdarno, nello spirito che anima la nostra istituzione, dedicata specificamente ai musei ma per sua natura attiva su tutto il territorio regionale, e quindi aperta alle più ampie connessioni con le comunità locali, nel segno della valorizzazione del nostro patrimonio artistico." “La rinnovata occasione di visita all’Abbazia di San Salvatore a Soffena, con i tesori in essa custoditi - aggiunge Valentina Zucchi, curatrice della mostra e direttrice del Museo Terre Nuove – rappresenta l’ideale conclusione di “Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura”, mostra che ha avuto grande successo di pubblico e eco mediatica. Questa occasione rappresenta infatti la scintilla di un prezioso e, ci auguriamo, duraturo dialogo tra i gioielli esposti nella mostra, giunta alla sua conclusione, e i tesori conservati sul territorio – dall’Abbazia stessa ai musei Terre Nuove e della Basilica – che invece continueranno ad essere fruibili e a disposizione di chi vorrà godere delle gemme in essi contenuti. Un grande ringraziamento va alle colleghe della Direzione Regionale Musei della Toscana che si sono rese disponibili ad accompagnare i visitatori alla scoperta dell’Abbazia di Soffena”.
La mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura” fa parte del progetto Terre degli Uffizi de Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno. La mostra è curata da Michela Martini, Daniela Parenti, Carl Brandon Strehlke e Valentina Zucchi e resterà aperta fino a domenica 5 febbraio.
Maurizio Costanzo