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Mascherina Gate, EcoTech di Perugia: "Noi estranei, solo omonimia"

L'azienda coinvolta nel caso del Lazio ha lo stesso nome di una con sede a Perugia

La sede dell'azienda

Perugia, 1 maggio 2020 - C’è una storia umbra sullo sfondo del “mascherina gate”, che ha coinvolto la Regione Lazio in questa fase di emergenza da Covid19. La storia di un’azienda leader nel settore della verifica degli ascensori e impianti di sollevamento che ha la sola colpa dell’omonimia rispetto all’impresa coinvolta nell’inchiesta delle mascherine del Lazio. La EcoTech Engineering, con sede a Ponte San Giovanni, si è trovata da giorni a rispondere a clienti e a dipendenti in merito ad un proprio coinvolgimento. Telefonate e mail di preoccupazione. A creare il gigantesco equivoco il nome. L’unica differenza con l’azienda coinvolta è solo una maiuscola in più, EcoTech contro Ecotech. Il tutto è stato più che sufficiente a creare il malinteso. «Riceviamo numerose telefonate da parte di amici, clienti e fornitori che ci chiedono spiegazioni in merito – racconta Enzo Rinalducci – e per questo vogliamo ribadire la nostra più assoluta estraneità a questa vicenda. Potete immaginare, dopo 25 anni di lavoro al servizio del tessuto produttivo del nostro Paese, quale frustrazione producano le telefonate e le mail ricevute e quale amarezza generi essere associati ad un ipotetico reato così odioso, in questo periodo di grave emergenza”. “L’accostamento – prosegue l’azienda – causa danno inestimabili a livello di reputazione digitale e soprattutto economici”. Intanto il telefono dell’azienda di Perugia, con sedi in tutta Italia, continua a squillare. La Ecotech del Lazio è finita sotto tiro, anche dopo un’inchiesta de Le Iene, che hanno riassunto la vicenda, dalla fornitura da 35 milioni di euro, al contratto annullato due volte.