Firenze, 26 gennaio 2019 - E' grande in Toscana il cordoglio per la morte di Maurizio Scarpelli, 53 anni, che ha perso la vita nell'incidente aereo accaduto a circa tremila metri in Valle d'Aosta. L'elicottero di Scarpelli e un piccolo aereo da turismo si sono scontrati con un bilancio terribile: sette morti e due feriti. Scarpelli era originario di Reggello e residente a Campi Bisenzio (Firenze). Pilota di elicotteri, aveva un'azienda, la Eli-Ghibli Helicopter Services, che gestiva insieme a un socio. L'azienda aveva base tecnica a Reggello e sede operativa nell'Aretino.
Anche Enrico Rossi ha voluto ricordare il pilota. "Scarpelli era molto apprezzato in Regione Toscana - si legge nel messaggio di cordoglio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - per la sua attività di pilota, molto amato dai compagni dell'antincendi boschivi e della Protezione civile, dove operava da oltre dieci anni ed era considerato uno dei riferimenti con maggior esperienza. Esprimo il mio massimo cordoglio, della Giunta e dell'intera struttura regionale alla famiglia, agli amici ed ai compagni di Scarpelli per la tragica perdita di una persona di grande valore".
L'incidente è avvenuto nei pressi del ghiacciaio del Rutor, in Val d'Aosta appunto. Scarpelli era alla guida. Con lui c'era la guida alpina Frank Henssler, di 49 anni. Altre tre le persone che erano sull'elicottero. Anche loro hanno perso la vita e sono state recuperate nella mattina di sabato 26 gennaio. Scarpelli svolgeva diverse attività come pilota di elicottero. L'estate lavorava nel servizio antincendio. Mentre d'inverno si spostava appunto al nord: portava gli sciatori sulle piste. Era anche pilota di elicotteri per riprese sportive. E in particolare era molto conosciuto nell'ambiente del ciclismo: con il suo elicottero portava gli operatori che riprendevano le gare in Toscana.
Su quanto accaduto è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro colposo.