REDAZIONE CRONACA

Commercio del carburante: scoperta maxi evasione da un milione e mezzo di euro

Indagini partite nel 2018. Scattate sanzioni per 3 milioni di euro a carico di due salernitani e un perugino

Il lavoro delle Dogane

Perugia, 28 novembre 2022 -  Un milione e mezzo di Iva evasa e sanzioni fino a circa 3 milioni di euro: è quanto accertato dai funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) di Perugia che nelle scorse ore hanno notificato i relativi provvedimenti in collaborazione con i colleghi dell’Ufficio delle Dogane di Salerno.

I fatti: le indagine sono iniziate nel 2018 a Perugia, ma si sono presto estese a Lazio e Campania a carico di due salernitani e un perugino che commerciavano carburanti. Nelle ultime ore all’amministratore della società, che aveva sede a Roma, sono stati notificati i provvedimenti di contestazioni emessi dall’Agenzia delle Dogane, che segnala sanzioni a carico dei tre per circa 3 milioni di euro.

Nell’ambito dell’inchiesta è emerso che i tre avrebbero anche tentato di insediarsi nel territorio umbro avviando le trattative per l’acquisto di un immobile da destinare a depositi di carburanti. Secondo gli inquirenti il capannone sarebbe servito a smistare i prodotti provenienti da Paesi dell'Unione Europea  e fatti transitare attraverso depositi fiscali del Centro Italia. In questo quadro il perugino coinvolto nell’inchiesta aveva il compiuto di vendere i carburanti, tanto che con le indagini è stata accertata la sua attività di rappresentante.

Attraverso la società con sede a Roma veniva simulato il possesso dello status di esportatore abituale, così da poter effettuare acquisiti sul territorio nazionale emettendo illegittimamente dichiarazioni di intento per un imponibile complessivo di 3.373.577 euro. "Si tratta di un’attività di accertamento complessa - commenta il direttore ADM per la Toscana e l’Umbria, Roberto Chiara  -  che dimostra come sia alta la nostra  vigilanza  sul territorio anche nel delicato settore del commercio dei prodotti petroliferi da sempre oggetto di speculazioni e frodi da parti di società aventi scopi criminosi”.