
Medici (foto d'archivio)
Firenze, 17 luglio 2023 – Lavoro da 38 ore settimanali con un incentivo economico di duemila euro lordi alla settimana, anticipo del 75% delle spese di trasferimento, servizio mensa o rimborso pasti, alloggio fornito dalla Asl oppure convenzione con alberghi il cui costo è carico della Asl, possibilità di fare libera professione intramoenia nei locali dedicati. E poi sconti e convenzioni per ombrellone al mare, cinema, lavanderia, ristoranti, palestra, noleggio auto e moto. E’ questo il pacchetto per invogliare i medici a trasferirsi nelle zone disagiate.
Parte così il progetto straordinario della Regione per far fronte alla carenza di medici nelle zone periferiche della Toscana e in particolare per potenziare gli organici del presidio ospedaliero dell’Isola d’Elba.
La delibera è pronta per andare in giunta e prevede significativi incentivi (sia economici, sia di carriera, sia di benefit per la vita quotidiana) per i professionisti che daranno la loro disponibilità a trasferirsi con un comando all’Elba o nelle zone più disagiate dove spesso i medici rifiutano gli incarichi. Per il 2023 è previsto un budget di due milioni e mezzo.
A livello regionale sarà istituito un elenco di professionisti, già dipendenti del sistema sanitario regionale, disponibili a prestare servizio per periodi di tempo limitati nelle zone periferiche. Ma è previsto anche che vengano effettuati concorsi specifici per il reclutamento e l’assunzione di professionisti che possano soddisfare le necessità delle zone periferiche, prevedendo nel bando stesso, la specifica valorizzazione e la permanenze a tempo. Nella delibera la Regione prevede anche la riorganizzazione degli ospedali di base, un documento in fase di preparazione, che seguirà un percorso diverso. Incentivi economici sono previsti anche per i medici che restano dove il professionista sceglierà di andare: se dovranno fare ore in più saranno pagate con l’attività aggiuntiva, lo straordinario da 60 euro all’ora.
A chi decide di trasferirsi verrà corrisposto il 50% dell’indennità di adesione al progetto, il saldo avverrà a consuntivo nella prima mensilità utile dopo l’effettuazione del servizio. Gli specialisti otterranno anche la maggiorazione del 50% dell’incarico professionale posseduto al momento del trasferimento: si tratta di circa 3-4mila euro all’anno. L’incarico non sarà a vita. Anzi, per chi decide di aderire ci saranno possibilità di carriera già definite dopo tre o sei anni. Saranno fatti concorsi specifici per assunzione a tempo indeterminato di giovani medici che prevedono un vantaggioso inserimento nel sistema sanitario. Partendo da un periodo di tempo limitato di permanenza nella zona periferica si prevede la progressiva crescita del professionista in strutture sanitarie Asl attraverso proposte di valore.
Già nel contratto è prevista la permanenza nella zona periferica per un periodo di tre anni. Sin dal secondo anno il professionista potrà indicare la preferenza per una nuova sede di lavoro tra le strutture più centrali dell’Asl cui chiederà di essere trasferito al termine dei tre anni. In questo modo l’azienda può pianificare il suo arrivo nella nuova sede cosicché possa essere protagonista del potenziamento della struttura scelta. Al medico neoassunto nella zona periferica, sin dal superamento del periodo di prova, sarà corrisposta valorizzazione economica maggiorata rispetto al normale percorso di carriera. Se deciderà di restare sei anni ci saranno ulteriori incentivi.