ANGELA BALDI
Cronaca

Mengo, tentazione Cortona: «Un nuovo festival dietro l'angolo»

Paco Mengozzi: «Al Comune di Arezzo chiediamo una progettazione a lungo termine. In Valdichiana al lavoro per il Comics 2025 e un nuovo evento ad agosto del prossimo anno»

mengo

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Arezzo, 16 luglio 2024 – Il cuore la Prato di Arezzo, la mente a Cortona. In testa i concerti del 2025. Appena archiviata l’edizione numero 20 di Mengo Music fest, non si ferma il lavoro di Paco Mengozzi e dell’associazione Music!. Tantissimi i progetti e gli eventi in ponte per il prossimo anno, a poche ore dalla conclusione dell’edizione 2024 del festival che ha portato ad Arezzo decine di migliaia di perosne e 5 giorni di muscia ad ingress gratuito. Ma cosa riserva il futuro per il Mengo, il festival nato al parco di Tortaia e decollato negli ultimi anni al Prato di Arezzo? Il patron Paco Mengozzi assicura che il festival così come è stato concepito è pensato per la città di Arezzo e vede nel parco del Prato il luogo più consono. Ma non esclude progetti in provincia e si apre a collaborazioni con l’amministrazione di Cortona. La stessa con cui ha già lavorato ai concertoni di maggio del Comics e che hanno portato nella città artisti del calibro di Achille Lauro, Alfa e Clara allo stadio Santi Tiezzi.

“C’è grande sintonia con l’amministrazione di Cortona e siamo pronti a lavorare anche per il 2025 ai concerti legati al Cortona Comics – dice Paco Mengozzi- non solo, per il prossimo anno abbiamo in progetto di realizzare a Cortona ne mese di agosto, un nuovo festival di respiro internazionale pensato per intercettare anche i tanti turisti americani che gravitano qui”. Un trasloco del Mengo in provincia? Mengozzi assicura di no, o almeno non del format così come lo abbiamo conosciuto per 20 edizioni. Ma la realizzazione di un evento parallelo. “Il Mengo così come lo conosciamo è stato finora ad Arezzo e vorremmo che qui rimaness – spiega Paco – ma stiamo sprecando tante occasioni per sviluppare un progetto a lungo termine legato al festival. Cortona invece ha una predisposizione a promuovere il territpiro e lavorare sulle sinergie molto più forte e radicata. Questo non significa che se Arezzo non ci convince traslochiamo a Cortona. A Cortona riproporremo a maggio 2025 come fatto quest’anno i concerti del Comics. Da mesi inoltre è aperto un dialogo con la’mministrazione comunale per sviluppare un nuovo prpgetto di festival a prevalenza di gruppi stranieri allo scopo di intercettare quella presenza su Cortona. L’idea è di realizzarlo in agosto in location da sviluppare”. L’idea è quella di sviluppare la musica su più palchi , uno grande allo stadio e uno più piccolo magari in centro in piazza Signorelli. E se il dialogo con il Comune di Cortona è aperto, la progettualità con l’amministrazione aretina è al palo. “ll festival di Cortona nasce come collaterale al Mengo non come trasloco – spiega Mengozzi – non pensiamo di trasferci armi e bagagli, si tratterebbe di un altro evento con un altro nome anche se con il nostro marchio. Quanto al futuro del Mengo come lo conosciamo, il format è collaudato ma manca progettualità e una strategia comune con l’amministrazione”. Un problema più volte sollevato dal patron del festival e ancora più impellente oggi alla scadenza del bando triennale del Comune.

“Non c’è una strategia comune di crescita e sviluppo col Comune e con le fondazioni – spiega Paco - ad oggi l'interesse e l'attenzione è soprattutto sulla classica che viene promossa. Se le progettualità si rivolgessero anche al comparto live e festival estivi noi saremo pronti e potremmo diventare un elemento di caratterizzazione della città e del territorio come viene fatto con la città di Natale. Ogni anno da settembre proviamo ad instaurare un dialogo col Comune e ogni volta passano mesi prima di poter fare progetti, si perde un sacco di tempo a scapito di sponsor e artisti. Quest’anno chiudeva il ciclo del bando triennale del Comune e del ministero, si può prolungare un anno in più ma ci piacerebbe una progettualità più ampia che rilancia. Il 2025 è un anno delicato per le elezioni in arrivo, vorremmo far partite un dialogo concreto, solo insieme possiamo pensare di far crescere il festival per cui il Prato è la dimensione ideale per come lo conosciamo, ma possiamo pensare anche a spazi diversi come lo stadio solo con una progettualità comune”. Tra le idee anche corredare il Prato di altri palchi nelle piazze della città. “Il potenziale è enorme mentre il supporto del comune c'è ma ad una versione base che potrebbe invece crescere come è cresciuto tanto il festival”.