Mense scolastiche in Toscana, dall’eccellenza a chi porta le stoviglie da casa. La classifica

Primato a Sesto Fiorentino. Fanalini di coda Prato e Grosseto. Ecco cosa ci dice la graduatoria stilata da Foodinsider

Mensa scolastica

Mensa scolastica

Firenze, 18 novembre 2024 – La Toscana si conferma protagonista nel panorama delle mense scolastiche italiane, con Sesto Fiorentino in cima alla classifica del Rating dei menù scolastici 2023-24 stilato da Foodinsider. Il Comune ha conquistato il primo posto grazie a un sistema innovativo, che promuove prodotti locali, biologici e sostenibili. Certo, questo primato stona con le forti polemiche legate ai recenti casi di salmonellosi nelle mense gestite dalla municipalizzata Qualità e Servizi, che serve anche i comuni di Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Carmignano, Barberino di Mugello e Capannori.

Firenze e Lucca: eccellenze in crescita

Firenze si piazza al 24° posto con 135 punti. Il progetto SPICE (Sustainable Pulse Innovation in School Canteen) del SensoryLab dell’Università di Firenze ha introdotto ricette innovative a base di legumi, pensate per rendere i pasti più accettabili anche ai bambini dai gusti più difficili.

Lucca, al 25° posto con 132 punti, si distingue per l’uso di farine biologiche e grani antichi, dimostrando come le mense possano essere anche un ponte tra la campagna e la città.

Sesto Fiorentino: un primato tra eccellenza e difficoltà

Dal quintultimo posto del 2017 al vertice della classifica attuale, Sesto Fiorentino rappresenta a suo modo un caso di studio nell’ambito delle mense scolastiche. Il modello si basa sull’uso del 73% di prodotti di filiera corta, tra cui l’olio extravergine d’oliva degli uliveti locali, la trota della Lunigiana e il cefalo della Laguna di Orbetello. Questi alimenti vengono proposti in un menù che “interpreta l’alimentazione come uno strumento di salute, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio”.

Ma le polemiche per i casi di salmonellosi non possono certo placarsi. Il capogruppo della Lega, Daniele Brunori, ha criticato la gestione del servizio, chiedendo un segnale simbolico nei confronti delle famiglie colpite dagli episodi di salmonella. "Avremmo sperato in un gesto simbolico, come la riduzione o la gratuità del servizio per due mesi," ha dichiarato, lamentando la mancanza di attenzione verso i genitori.

Siena: tradizione e innovazione

Siena, al 34° posto con 123 punti, ha introdotto nei menù frutta secca come mandorle, noci e pinoli. Piatti tipici come le polpette di pane di Castelnuovo Berardenga e la torta di pane di Colle Val d’Elsa dimostrano un forte legame con la tradizione e un approccio innovativo al recupero alimentare. Inoltre, il progetto SostenibilMense, finanziato dalla Fondazione MPS, accompagna i comuni della provincia in un percorso di miglioramento continuo.

Pisa, Arezzo, Prato e Grosseto: c’è ancora da lavorare

Prato e Grosseto, rispettivamente al 57° e 56° posto, sono i comuni della Toscana che si situano più in basso nella classifica. A Prato, i bambini portano stoviglie da casa, una soluzione criticata per i disagi che comporta.

Pisa si trova al 52° posto con 90 punti, mentre Arezzo al 47° posto con 98 punti: in base allo studio, queste città devono ancora investire per raggiungere gli standard di eccellenza.

Un modello regionale fra tradizione e sostenibilità

La Toscana si distingue per l’attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione dei prodotti locali. Grani antichi, olio d’oliva e frutta secca non sono solo ingredienti, ma simboli di un approccio che mira a coniugare salute, ambiente e cultura.