Meteo Toscana, cos’è e come si forma uno ‘stratwarming’

Secondo il meteorologo Gordon Baldacci non è necessario fare allarmismo

Firenze, 9 gennaio 2024 – Un brusco cambio di temperatura, l’arrivo del freddo e il rischio neve a bassa quota stanno preoccupando anche i cittadini toscani. Già a partire dalle prossime ore, l’ingresso di aria gelida dalla Russia sancirà il definitivo arrivo dell’inverno, ma secondo gli esperti è inutile fare allarmismi.

Ormai da alcune settimane, su diversi siti specializzati, si sente ripetere la parola ‘stratwarming’, un termine inglese che, tradotto nella nostra lingua significa, riscaldamento della stratosfera. “Questo fenomeno – spiega il meteorologo Gordon Baldacci – è la conseguenza di un trasporto di calore dalla troposfera verso l'alto. Di solito sono le onde stazionarie risonanti a produrre i riscaldamenti. Infatti gli stratwarming sono spesso la conseguenza di quello che accade in troposfera”.

"Sebbene ricada nella fascia dell'atmosfera superiore alla troposfera, cioè dove avvengono i comuni fenomeni meteorologici – prosegue Baldacci – ha delle conseguenze importanti sull'evoluzione meteorologica al suolo. Infatti lo stratwarming è in grado di produrre una rottura o separazione in due lobi del vortice polare: quella depressione in quota che staziona sul polo, specie nel periodo invernale, è la responsabile delle discese di aria fredda verso sud”.

Cosa aspettarsi di concreto sul fronte meteo in Toscana? "Ovviamente – risponde Baldacci – il rientro delle temperature entro le medie del periodo, insomma l'inverno, ma senza estremi, senza gelo. Il freddo percepito, soprattutto in questa settimana, sarà conseguenza delle raffiche di Grecale, almeno fino a sabato. Poi da domenica il virare delle correnti verso occidente, addolcirà il clima durante le ore centrali del giorno, ovviamente al prezzo di una maggiore escursione termica di notte, con qualche gelata più consistente nelle zone interne”.

A seguire, prevede l’esperto, un vero e proprio assalto invernale non si andrebbe palesando, facendoci chiudere il mese di gennaio entro le medie climatiche. “Insomma al momento non abbiamo motivo di vedere in queste dinamiche atmosferiche un netto coinvolgimento della nostra regione, neppure a medio lungo termine. Il ritorno del freddo non farà da apripista al gelo”, conclude Baldacci.