
Anziani (foto repertorio)
Prato, 17 novembre 2020 - Da un nostro affezionato lettore di Prato riceviamo questa testimonianza, che pubblichiamo integralmente. Ci racconta come sua madre, anziana e positiva al coronavirus, ma asintomatica, continui a condurre uno stile di vita che mal si concilia con la necessità di limitare contatti con altre persone e uscite in luoghi frequentati
Sono un pratese con una madre anziana e autonoma che vive da sola e desidero condividere la mia esperienza recente per limitare i prossimi contagi. Spero vogliate pubblicare un appello alla collettività. Purtroppo so di non essere solo in questa situazione, ma almeno l’ho scoperto. Dieci giorni fa mia madre 81enne, dopo una febbriciattola, è risultata positiva al covid e fortunatamente è asintomatica. Mi sembrava non ce ne fosse bisogno, ma ho voluto ribadirle le precauzioni: non devi uscire di casa per nessun motivo, chiamami a qualsiasi ora per ogni necessità.
Purtroppo non funziona così. L’hanno vista al bar il giorno dopo e ho preferito immaginare che avessero sbagliato persona. Il secondo giorno l’ho chiamata e stava leggendo su un quotidiano i risultati delle elezioni americane. Dopo tre giorni aveva ancora frutta fresca a sufficienza e nessun farmaco sotto il livello di guardia. E un paio di calze nuove. Oggi, facendo un po’ di telefonate, ho scoperto che anche alcuni suoi amici coetanei sono positivi e asintomatici da una o due settimane e so che anche loro hanno fatto le loro uscite spavalde. Pochi giorni prima del suo tampone avevo intercettato un suo discorso del tipo: "Se il ristorante è chiuso si fa una tavolata a casa della Tale". Ho captato il suo discorso, ma non ho compreso il segnale.
Ecco: si chiudono i ristoranti, i bar, le scuole, i negozi, si svuotano autobus e treni, si rimette in ginocchio la nostra martoriata economia cercando di arginare una pandemia, ma fino a oggi nessuno ha preso provvedimenti verso anziani positivi e autosufficienti, più spesso quelli che vivono da soli. Non si tratta di veri e propri negazionisti, ma irredentisti troppo asintomatici per voler comprendere la gravità dei loro comportamenti e le ricadute sociali. E che magari hanno già dimenticato qualche acciacco degli anni passati. Nessun organismo di controllo ha mai considerato questa categoria come un veicolo del contagio. Purtroppo, dopo alcune telefonate ho scoperto che questo gruppo di amici conta almeno quattro positivi di cui uno ricoverato, che si sono presi la libertà di mettere a rischio parenti, vicini, amici e tutte le attività che potrebbero aver contaminato. E sono solo quelli che conosco io. Spero di aver messo in allerta chi come me ha qualche anziano che grazie al Cielo è autonomo, ma possono essere pericolosi per se stessi e per il prossimo quando decidono che vogliono fare una cosa. Controllate, monitorate, interrogate per capire come hanno passato la giornata i vostri anziani: potrebbero essere nel gruppo di mia madre!
Un figlio preoccupato