La Spezia, 30 gennaio 2023 - Sono sbarcati tutti. Dei 273 migranti a bordo della Geo Barents, la nave di Medici senza Frontiere, ormeggiata al molo di calata Artom nel porto di La Spezia, soltanto 23 minori non accompagnati rimarranno alla Spezia. Si trovano al sicuro in case famiglia protette.
Cominceranno invece stamattina gli accertamenti per verificare se l’equipaggio della nave ha violato o meno il decreto Piantedosi sui comportamente che devono adottare le Ong impegnate nei salvataggi in mare di migranti. "Gli accertamenti sulla Geo Barents – ha detto la prefetta Maria Luisa Inversini – saranno eseguiti da domani dalla polizia supportata dalla capitaneria. La nave per ora resta qua". Il decreto prevede che la nave deve fare rotta sul ‘porto sicuro’ appena indicato all’equipaggio. La Geo Barents dopo aver saputo di dover andare alla Spezia ha compiuto altri due salvataggi ravvicinati. "Noi eravamo diretti alla Spezia - si difende l’equipaggio - poi è arrivata la segnalazione di un natante in difficoltà. Lo abbiamo segnalato al governo italiano e non abbiamo avuto risposta. Constatato che non c’era certezza che altre navi fossero in zona siamo intervenuti". Ora rischia il sequestro per due mesi e il capitano una sanzione da da 10 a 50 mila euro.
In Liguria resteranno solo 43 migranti, gli altri saranno destinati a centri di altre regioni. Per molti di loro e per quelli che andranno a Foggia un dono simbolo: un piatto preparato da Silvia Cardelli, chef dell’Osteria della Corte di Spezia che ha sfornato ben 180 porzioni di riso speziato al pomodoro e pollo. Le ha consegnate alla Caritas proprio per tutti i migranti in viaggio per Foggia. "Abbiamo pensato che fosse giusto farlo – ha sottolineato la chef –. C’è gente che tutte le mattine non sa se mangia e invece noi non sappiamo cosa mangiare. Io cerco di insegnarlo ogni giorno ai miei figli". Nel ristorante hanno lavorato diversi profughi, tra cui Kassim, arrivato dal Ghana "proprio come questi ragazzi. Oggi è diventato il mio secondo chef. È un ragazzo veramente in gamba".
Due giornate di intenso lavoro sotto il coordinamento della Prefettura per completare le procedure sanitarie e di identificazione: una ventina le persone ricoverate di cui diciassette positive al Covid. Tre di questi, ricoverati sabato sera in ospedale a Sarzana, sono scappati facendo perdere le proprie tracce.
In ospedale anche due mamme con bambini, una bambina di cinque mesi, una donna incinta che rischia di perdere il bambino e un ustionato.