
Mille Miglia
Firenze, 14 giugno 2022 - Tutto nasce da un gran rifiuto: la mancata assegnazione a Brescia del Gran Premio d'Italia. In tutta risposta, alla fine del 1926 i cosiddetti “quattro moschettieri”, ossia quattro giovani appassionati di auto e gare pensarono di ideare una corsa, chiamata ‘1000 miglia’ perché copriva una distanza di circa 1.600 km , corrispondenti appunto a circa mille miglia. Il percorso, che andava dalla loro città natale, Brescia, a Roma e ritorno, aveva una forma di "otto". I quattro organizzatori erano il Conte Aymo Maggi di Gradella, l’amico e primo finanziatore, Conte Franco Mazzotti, che entrambi si misero alla guida della AC Brescia, Renzo Castagneto, che aveva un passato da pilota, e il giornalista Giovanni Canestrini.
La prima gara
La prima, storica, corsa partì il 26 marzo 1927, vi parteciparono 77 equipaggi, la stragrande maggioranza italiani e appena due stranieri. Si iscrissero alla gara i piloti italiani più in vista insieme a personaggi pubblici. Ventidue equipaggi si ritirarono, cinquantacinque giunsero a tagliare il traguardo. Visto il successo, si decise di ripetere la manifestazione anche negli anni successivi. La prima Mille Miglia fu vinta da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi a bordo di una OM, che tagliarono il traguardo in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di Kmh 77,238.
La nascita di un mito grazie a Renzo Castagneto e Bruno Boni
Renzo Castagneto, dalla fine degli anni Venti, ha retto le fila di questa manifestazione dal suo ufficio di direttore dell’Automobile Club di Brescia, mantenendo i contatti con piloti e case automobilistiche di tutto il mondo. Allestì in piazza della Vittoria ombrelloni e transenne di legno, e dopo poco la punzonatura trovò la sua ubicazione definitiva, modificando il volto del cuore cittadino. L’inaugurazione ufficiale si tenne a novembre del 1932 in occasione della visita di Benito Mussolini, ma già prima a piazza Vittoria si erano trasferite le operazioni di punzonatura, passerella e vetrina per i personaggi famosi. Il sindaco di Brescia dell’epoca, Bruno Boni, comprendendo l’importanza della manifestazione nel dopoguerra, affiancò Castagneto nel processo organizzativo.
La tragedia
La storia della Mille Miglia fu segnata da un terribile incidente nel 1957: il pilota spagnolo Alfonso de Portago a meno di quaranta chilometri dal traguardo, uscì di strada a quasi 300 chilometri orari a causa dello scoppio di una gomma. Morirono nove spettatori, tra cui cinque bambini. Tre giorni dopo il governo italiano decretò la fine delle corse su strada aperta e dunque della Mille Miglia. Enzo Ferrari, essendo il costruttore della vettura incidentata, fu processato e poi fu assolto. L'Automobile Club di Brescia tentò di dare continuità alla corsa, ma non fu più possibile. Gli organizzatori bresciani la trasformarono allora in una gara con tratti a velocità libera.
La 1000 Miglia oggi
Oggi la Mille Miglia è una rievocazione della storica corsa, che non ha più l’obiettivo di esaltare l’agonismo, ma lo spettacolo delle vetture d’epoca il cui passaggio è un richiamo per tante persone, ammirate dai bolidi che danno vita a una manifestazione sapientemente coniugata con il divertimento e il turismo. La Mille Miglia torna quest’anno dal 15 al 18 giugno.
Maurizio Costanzo