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Arezzo, 27 marzo 2025 – Ma cosa è davvero “Zero Spreco”? E’ il principio base del funzionamento della nuova centrale a recupero totale, che riversa sul proprio territorio ogni possibile beneficio ricavato da quello che prima veniva gettato in discarica, per primo, le attività di formazione rivolte agli studenti. Alla seconda giornata “Zero Spreco” ha partecipato con interesse anche una scuola di Siena, l’Istituto di Istruzione Superiore Tito Sarrocchi con quasi 200 studenti, a dimostrazione di come il messaggio di “Zero Spreco” e Aisa Impianti si sta diffondendo ben oltre il territorio provinciale aretino.
Le quattro giornate di “Zero Spreco“, che vedono alternarsi diverse scuole superiori, coinvolgono i ragazzi in incontri e percorsi formativi su ambiente, salute, riuso e sostenibilità, tenuti da esperti e dal personale tecnico di Aisa Impianti s.p.a, e che comprendono nello specifico: visita al polo tecnologico, corso di educazione alimentare, lezioni di raccolta differenziata e trattamento rifiuti, geografia astronomica col Gruppo Astrofili Arezzo, la produzione e gli impieghi del compost per l’agricoltura biologica.
Per i ragazzi si tratta di un’occasione per conoscere il funzionamento delle infrastrutture pubbliche preposte alla protezione ambientale e su cui è importante formare una coscienza civica.
"In un momento così complesso in relazione allo scenario internazionale, l’azienda è impegnata al massimo perché i giovani possano conoscere le infrastrutture normative e i benefici ambientali. Ogni metro cubo di biometano ricavato grazie alla raccolta differenziata dei cittadini è un metro cubo che il paese non acquista all’estero- ha detto Giacomo Cherici, presidente di Aisa Impianti s.p.a.
“La novità, messa in campo da Aisa Impianti, è il farsi conoscere anche fuori dalla nostra provincia- ha detto Chiara Legnaiuoli, consigliera del CDA di Aisa Impianti s.p.a. Ad esempio questa mattina è presente un istituito tecnico superiore di Siena, il Sarrocchi, in particolare il gruppo di oggi è composto da ragazzi che seguono il percorso di studi in chimica”.
“Il nostro istituto è sempre stato sensibile alle problematiche ecologiche. Da tempo abbiamo attivato la raccolta differenziata, curata da un team di insegnanti, ad esempio- ha detto Angela Brasini, insegnante dell’Istituto Tito Sarrocchi. Nella nostra scuola siamo circa 2000 persone: se questa pratica non ci fosse i nostri rifiuti avrebbero un impatto molto importante. E già da anni nel nostro curriculum è stata inserita l’ecologia e il rispetto dell’ambiente. Quello che vogliamo comunicate ai nostro studenti è che una scuola da sola non può risolvere i problemi del mondo, ma può contribuire molto. Siamo un granello che però contribuisce a fare una montagna”.