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Minori stranieri non accompagnati, Oxfam in campo per favorire l’integrazione

Sono quasi 700 sul territorio regionale, oltre 18 mila a livello nazionale: l’impegno con il progetto “Giovani e comunità” ad Arezzo, in collaborazione con il Community Center di Saione, e a Cecina

Arezzo, 10 aprile 2025 – Favorire l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Toscana e l’inserimento nella loro comunità di arrivo, prevenendo così fenomeni di sfruttamento, al termine del loro percorso nel sistema di accoglienza. Con questo obiettivo il progetto “GIO.CO - Giovani e comunità”, realizzato da Oxfam Italia, ha portato nell’ultimo anno e mezzo un sostegno concreto a decine di ragazzi e ragazze accolti nei centri gestiti dall’organizzazione a Arezzo e Cecina.

Un percorso virtuoso partito dall’ascolto dei loro bisogni e proseguito con lo sviluppo di competenze linguistiche e culturali e la realizzazione di corsi di teatro, musica e molto altro ideati dagli stessi ragazzi, grazie alla collaborazione con numerose associazioni locali e i Community Center di Oxfam presenti nelle due città: punti di ascolto e orientamento ai servizi del territorio, al lavoro per l’inclusione di tanti cittadini italiani e stranieri in difficoltà.

“Alla fine del 2024 in Toscana erano presenti 677 minori stranieri non accompagnati e oltre 18 mila a livello nazionale. Ragazzi e ragazze che arrivano qui da soli passando spesso attraverso esperienze difficilissime lungo gli interminabili viaggi verso l’Italia. - spiega Giovanni Tizzi responsabile del progetto per Oxfam Italia – Il loro inserimento va quindi affrontato con grande attenzione e tutti gli strumenti disponibili, considerando soprattutto che la maggior parte arriva nel nostro Paese a quasi 18 anni, restando quindi nel sistema di accoglienza per un periodo spesso troppo breve per costruire quel bagaglio di conoscenze, competenze e relazioni utili per transitare alla vita indipendente, in nuovo contesto. Per questo con questo progetto abbiamo ritenuto essenziale rendere i giovani coinvolti nelle attività i primi protagonisti del loro percorso di crescita e autonomia. Una sperimentazione che crediamo possa fornire alle istituzioni del nostro territorio tanti spunti per la definizione di politiche sempre più efficaci, con l’obiettivo di rendere i giovani stranieri protagonisti del presente e futuro delle nostre comunità”.

L’incontro con le istituzioni del territorio

Un confronto con le istituzioni e le associazioni toscane, guardando alle nuove sfide sul territorio, in programma questo venerdì 11 aprile, dalle ore 16, presso le Murate Art District di Firenze (in piazza delle Murate).

Ad aprire l’appuntamento saranno gli interventi dell’assessora alle politiche sociali della Regione Toscana, Serena Spinelli, dell’assessore al welfare del Comune di Firenze, Nicola Paulesu e di Sorinel Ghetau, direttore dei programmi di Oxfam Italia.

“Ringrazio Oxfam Italia per aver intrapreso questo importante percorso volto all'inclusione sociale dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani rifugiati. Come Regione Toscana condividiamo questo obiettivo e abbiamo attivato due protocolli, insieme a tutti i soggetti coinvolti, uno per la tutela volontaria e sociale e l'altro per i percorsi duali di formazione e lavoro. – aggiunge l’assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli - Questi ragazzi e ragazze arrivano nel nostro Paese senza familiari e hanno alle spalle percorsi e viaggi terribili, che lasciano segni profondi. Hanno bisogno di essere accolti e sostenuti nel loro percorso di integrazione e di crescita. Esperienze come quella che Oxfam ha attivato con il progetto GIO.CO dimostrano che è possibile farlo”.

L’incontro proseguirà con l’intervento di Alessandra Barzaghi, ricercatrice della Fondazione ISMU ETS, sui modelli e le traiettorie educative rivolte ai minori stranieri non accompagnati in Italia. A seguire la tavola rotonda, sul tema al centro dell’iniziativa, con la partecipazione di Giovanna Tizzi di Oxfam Italia, Valentina Ferrucci dell'Istituto degli Innocenti - Centro Regionale di Documentazione per l'Infanzia e l'Adolescenza, Giuseppe Aversa del Care Leavers Network Toscana “Agevolando” e Glauco Iermano della Cooperativa “Dedalus” di Napoli.

In chiusura, dalle 18:00, la performance "Primo studio di voci e musica per la fine del mondo", realizzata dai ragazzi coinvolti nel progetto assieme ai loro coetanei dai 14 ai 21 anni delle associazioni Progetto Babel e Progetto Risonanze, della Scuola Ritmi e del Cantiere Teatrale Magma di Geometria delle Nuvole di Cecina. Un esempio concreto di come l'arte possa favorire il processo di inclusione sociale.

La partecipazione all’evento è gratuita.