CATERINA CECCUTI
Cronaca

Moda e costume al maschile nel Novecento

Alla Biblioteca delle Oblate il Professor Samuele Magri ha approfondito il tema “Icone della moda maschile del Novecento”, nel corso della conferenza organizzata dall’Associazione Amici del Foulard

Lorenzo Conti Lapi, Pola Cecchi, Cosimo Ceccuti, Maria Paola Alberti e Samuele Magri

Lorenzo Conti Lapi, Pola Cecchi, Cosimo Ceccuti, Maria Paola Alberti e Samuele Magri

Firenze, 18 settembre 2024 – “Icone della moda maschile del Novecento”, questo il titolo della conferenza del Professor Samuele Magri che ieri pomeriggio, alla Biblioteca delle Oblate, ha  parlato nel corso dell'evento organizzato dall’Associazione culturale Amici del Foulard. Ad aprire l'incontro è stata la presidente Maria Paola Bianchi Alberti, che ha salutato i presenti insieme a Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia. Al professor Magri, storico dell'Arte e della Moda, è spettato poi il compito di accompagnare i numerosi presenti in un breve ma denso viaggio nella moda maschile, partendo dalle radici nel mondo ottocentesco posteriore alla Rivoluzione Francese, in cui nasce la figura del dandy. “Nella moda maschile del secolo breve, spicca subito la figura del poeta Gabriele d'Annunzio, celebre per il suo stile di vita sopra le righe e la sua eleganza, di cui resta incredibile e preziosa memoria a Gardone Riviera al Vittoriale, sua dimora fortunatamente giunta fino a noi come lui l'aveva voluta; nello stesso momento i Futuristi, nel "Manifesto del vestito antineutrale" del 1914, vogliono scardinare con i loro vestiti colorati ed eccentrici tutte le convenzioni "borghesi" del tempo. Il Novecento è il secolo della modernità – continua il Professore -, quindi non stupisce che l'America sia vista come la terra del contemporaneo; in tutto il mondo si sogna grazie ai film e ai divi hollywoodiani, da Rodolfo Valentino a Clark Gable e Humphrey Bogart, vere icone di stile. Dopo la Seconda Guerra Mondiale cambiano molte cose, ma l'America resta al centro degli interessi dei giovani europei, che vedono ora divi del calibro di James Dean e Marlon Brando come simboli di libertà e di contrapposizione alla società vigente; questa necessità dei figli di staccarsi dal mondo creato dai loro padri diventerà ancora più forte negli anni Sessanta, quando Londra - con la musica dei Beatles e dei Rolling Stones - è la nuova capitale della moda giovanile e si propone un'inedita immagine maschile "femminilizzata" che porta una rottura col passato. Gli anni Settanta vedono un'impressionante esplosione di possibilità per la moda: si va dagli hippie ai punk, passando per la riscoperta dei decenni precedenti o lanciandosi sulla pista della discoteca, senza dimenticare le superstar musicali del Glam rock, uno su tutti il caleidoscopico David Bowie, vera icona generazionale. Anche gli anni Ottanta sono ricchi di possibilità: si va dallo stile Armani che piaceva agli Yuppie e che guardava allo stile dei divi del passato, alle proposte innovative e rivoluzionarie di creatori eccentrici come Jean Paul Gaultier. Il decennio di chiusura del secolo – conclude Magri - mostra invece un rifiuto del consumismo, portato avanti dal Grunge e dal cantante dei Nirvana Kurt Cobain, che contrasta con il trionfo della figura dello stilista, all'apice della fama e della gloria con Gianni Versace, tragicamente e prematuramente scomparso.” Al termine della conferenza l’Associazione Amici del Foulard ha consegnato al relatore, a Lorenzo Conti Lapi e a Cosimo Ceccuti le prime "sciarpe dell’amicizia" ideate e donate all'Associazione dalla stilista Pola Cecchi, della maison “Pola”, fondata da Giuliacarla Cecchi. Caterina Ceccuti