Firenze, 20 giugno 2015 - Nell’intervista pubblicata ieri dal QN, a firma Stefano Brogioni, il consigliere regionale Stefano Mugnai mi attribuisce iniziative che non ho mai assunto, distorcendo la realtà degli atti e dei fatti. Nelle funzioni di Presidente del Consiglio regionale ho infatti – luglio 2012 - scritto formalmente a Mugnai, quale presidente della commissione di inchiesta istituita sul tema “L’attività di affidamento dei minori a comunità e centri alla luce della vicenda Il Forteto”, auspicando che fosse garantito il rispetto del programma di attività della stessa, evitando il rischio, palese, di derubricarla alla sola trattazione della dolorosa vicenda de Il Forteto, oggetto del processo giudiziario ora arrivato a sentenza. Rammentando, a norma di Statuto e regolamento, che su tale specifico evento (la vicenda giudiziaria) la commissione mai avrebbe infatti potuto costituirsi, per ovvio difetto di competenza! Come Mugnai sa, da parte mia nessun intervento censorio, ma solo l’impegno affinché le istituzioni, e i loro strumenti, non fossero piegati alla convenienza di parte. A nessuna. Mugnai sa inoltre molto bene che la cultura ideologica che ha sposato negli anni l’esperienza de Il Forteto non è mai stata la mia.
Mi rimane la convinzione della necessità di quel richiamo, ulteriore testimonianza della mia granitica cultura democratica: che crede sempre nella separazione dei poteri e nel pericolo che deriva dalle ingerenze degli uni sugli altri. Ne ero pubblicamente convinto nel 1992, ne sono stato convinto nel ventennio 1994 – 2014, ne sono convinto anche oggi. Non so se vale lo stesso per Mugnai. A Mugnai, tuttavia, formulo i più sinceri auguri, anche perché gli ulteriori cinque anni in Consiglio regionale gli servano per meglio convincersi dell’importanza di tale divisione.
Alberto Monaci
* ex presidente del consiglio regionale