Firenze, 8 settembre 2022 - E' morta la Regina Elisabetta II d'Inghilterra. Nella giornata dell'8 settembre il peggioramento delle sue condizioni e poi l'annuncio della morte. Il lutto e il cordoglio in tutto il mondo vengono trasmetti dalle tv del globo. Cordoglio anche in Toscana, dove si ricordano le visite ufficiali della regina a Firenze.
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Forte il legame del Regno Unito in genere con la Toscana. E sono tanti gli inglesi che qui risiedono e che in queste ore partecipano al lutto. Due le visite della Regina Elisabetta a Firenze. Una nel 1951 quando ancora non era regina e una nel maggio del 1961.
E molte sono state le visite della casa reale in Toscana e a Firenze in particolare. Si ricorda in particolare negli ultimi anni la visita del principe, ora re, Carlo con la consorte Camilla nell'aprile del 2017.
"Una donna straordinaria che ha segnato in modo indelebile la storia del mondo, per sempre nei nostri cuori". Queste le parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che ha affidato le sue parole di cordoglio ai social network. "Gli inglesi sono sempre stati di casa in Toscana fin dai tempi del Granducato - dice ancora Giani - La prima visita di Elisabetta in Toscana fu a Firenze nel 1951 quando era ancora principessa per tornare dieci anni più tardi da Regina".
Elisabetta e Filippo vengono appunto per la prima volta in Italia dall'11 al 24 aprile 1951. Prima a Roma, per un colloquio privato di circa venti minuti in Città del Vaticano con Papa Pio XII, e poi una breve visita a Firenze per incontrare alcuni parenti a Villa Sparta nella frazione di San Domenico, alle pendici della collina di Fiesole, di proprietà di Elena di Romania".
E' uno dei racconti racchiusi nel libro di Ilaria Grillini "Elisabetta, la Regina 'italiana'", che spiega il rapporto della Sovrana con il nostro Paese. L'11 aprile 1951 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi li riceve per un colloquio privato a cui segue una colazione al Palazzo del Quirinale accompagnati dall'Ambasciatore d'Inghilterra e Lady Mallet, dall'On. Major Martin Charteris, gentiluomo d'onore, e da Lady Palmer, dama d'onore.