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Il mondo dell'università in lutto per la scomparsa di Mario Montorzi

Era ordinario di storia del diritto medievale e moderno a Pisa. Anselmi e Patuelli: "Uomo di grandi sensibilità umane, impegno civile, coerente alla sua natura di studioso, per la cultura delle libertà, e la forza d'animo anche nelle avversità"

Mario Montorzi

Mario Montorzi

Pisa, 11 luglio 2021 - Ateneo pisano in lutto per la scomparsa del professor Mario Montorzi, ordinario di storia del diritto medievale e moderno all'Università di Pisa, scomparso all'età di 70 anni. Era nato a Livorno nel 1951 e viveva a Pontedera. Una carriera lunga e prestigiosa, quella di Montorzi, che si laureò nel 1976 a Pisa con il professor Ennio Cortese con una tesi di storia del diritto italiano.

Giovanissimo, è stato borsista del Centro di studi economico-sociali presso la Fondazione G.Cini di Venezia e poi ancora borsista a Monaco di Baviera e alla Società Max Planck per l'avanzamento delle Scienze di Francoforte. Studioso rigoroso, vanta una produzione di centinaia di pubblicazioni scientifiche e contributi su riviste specializzate. Ha anche collaborato all' Enciclopedia del diritto di Giuffrè così come ai Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno. La carriera universitaria alla facoltà di Giurisprudenza di Pisa lo vede nel 1980 ricercatore confermato di ruolo, professore associato nel 1987, quindi professore straordinario nel 1994 quando assume l'insegnamento di diritto comune fino a diventare nel 1998 ordinario di storia del diritto medievale e moderno.

Numerose le attestazioni di cordoglio. Tra le prime quelle di Luca Anselmi e Antonio Patuelli che "ricordano commossi l'autorevole amico di sempre, prof. Mario Montorzi, oggi scomparso, grande storico e filosofo del diritto soprattutto italiano, professore ordinario all'Università di Pisa, insigne studioso, autore di centinaia di pubblicazioni in materia, di cui numerose focalizzate sull'evoluzione della storia del diritto in Toscana, collaboratore di diverse riviste scientifiche ed anche di Libro Aperto. Mario Montorzi ha continuato a studiare intensamente e a lavorare nonostante da ormai tanti anni fosse colpito da grave malattia".

Anselmi e Patuelli ne ricordano "le grandi sensibilità umane, l'impegno civile, coerente alla sua natura di studioso, per la cultura delle libertà, e la forza d'animo anche nelle avversità e partecipano commossi al dolore della famiglia".