MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Due morti nei campi. "Terreno accidentato e mezzi non affidabili, attenzione ai trattori"

Le ultime vittime un agricoltore di 63 anni e uno di 35 a Montecarlo e Pietrasanta. Il presidente di Coldiretti Lucca: "Qui luoghi impervi, non come in Pianura Padana. E anche il fattore economico incide molto sulla qualità dei macchinari utilizzati"

Andrea Elmi, guida di Coldiretti Lucca

Andrea Elmi, guida di Coldiretti Lucca

Lucca, 8 luglio 2024 – Due vite spezzate mentre lavoravano la terra a bordo di un trattore. Quello di Montecarlo, nella Piana lucchese, è il secondo caso di incidente mortale verificatosi in Provincia di Lucca nell’arco temporale di appena una settimana, dopo quello di Pietrasanta.

Quindi la domanda sorge spontanea, come sosteneva qualcuno. Il trattore è un mezzo sicuro? Perché tutte queste tragedie, fra l’altro non uniche visto che già da anni si verificano proprio con i trattori? Ci sono motivazioni particolari in questa estate?

Lo abbiamo chiesto al presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi.

Perché tutti questi agricoltori morti con i trattori?

"Purtroppo su questo macchinario agricolo si muore anche durante l’inverno e in tutta Italia, non solo in Toscana. Dico questo perché credo che la fatalità sia la componente fondamentale, insieme al fatto che i territori non sono tutti uguali. Ricordiamoci che non siamo nella Pianura Padana, con chilometri di appezzamenti senza alcun dislivello. Da noi ci sono luoghi impervi, dove non è possibile lavorare con mezzi più grossi e cabinati, ad esempio, che garantirebbero maggiore stabilità. Ma quasi sempre mancano gli spazi".

Le pendenze possono influire?

"Certamente, spesso il terreno accidentato e sconnesso gioca un ruolo fondamentale. Oltre certi limiti non si può andare".

E’ migliorata la sicurezza?

"Senza dubbio sì, basti pensare che attualmente se un trattore non va sulle strade, esce dalla rimessa e viene utilizzato soltanto nei campi deve essere lo stesso assicurato, mentre prima non era così. Come associazione di categoria abbiamo sempre lanciato questo tema, dei macchinari affidabili, facendo anche formazione e informazione in tal senso. Poi però non bisogna ignorare nell’analisi un fattore preponderante connesso a tutto ciò".

Quale?

"Quello economico, perché è vero che i macchinari agricoli più sicuri hanno costi maggiori. Perché sono nuovi, o comunque recenti. Non tutti, però, possono impegnarsi in determinati investimenti. Nelle imprese medie e piccole, è indubbio che ci possano essere difficoltà. Si razionalizzano le spese. Tutti i trattori nuovi sono dotati di roll-bar".

Di che cosa si tratta?

"Il documento tecnico redatto dal Gruppo di Lavoro Nazionale istituito presso Inail afferma che su ogni trattore, sia esso a ruote o a cingoli, è necessario che sia installato un sistema di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza), che, in caso di capovolgimento, trattenga il conducente all’interno del volume di sicurezza garantito dalla struttura di protezione. Quelli molto vecchi però ne sono sprovvisti".

E poi c’è la componente umana...

"Se ci si distrae dietro ad una vettura e non facciamo in tempo a frenare, al massimo si verifica un tamponamento. Con i trattori, invece, si può andare incontro a conseguenze assai più drammatiche. Anche se, ad onor del vero, va detto che nei campi e con il trattore si muore a trentadue anni, come è accaduto in Versilia, oppure a sessantatré, come a Montecarlo, quindi le tragedie di questo tipo avvengono a prescindere dall’età".