
Le indagini dei Nas stanno cerando di ricostruire la catena del freddo
Firenze, 11 marzo 2025 – Due persone sono state iscritte nel registro delle notizie di reato per la morte dei tre anziani in Rsa in seguito ad una sospetta intossicazione alimentare. In particolare la procura di Firenze contesta al legale rappresentante della Sereni Orizzonti, la società che gestisce le Rsa finite nel mirino della magistratura, e alla responsabile della struttura di Monsavano di Pelago, dove insiste il centro cottura che ha sfornato i pasti incriminati (e in particolare quello del 9 febbraio scorso), le ipotesi di omicidio colposo, lesioni colpose e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari.
Agli indagati l’iscrizione si è resa necessaria prima dello svolgimento dell’autopsia, in seguito alla riesumazione di due delle tre salme che erano state tumulate, prima che la procura avviasse gli accertamenti. In particolare - secondo la ricostruzione della procura - la preparazione dei pasti non sarebbe avvenuta con le dovute cautele per scongiurare il rischio di agenti patogeni che avrebbero procurato prima il malore e poi il decesso di Daria Tanzini (ospite dell’Rsa di Villa Desiderio), Giovan Pietro Samuelli (ospite all’Rsa Villa Desiderio di Settignano) e Carla Ferretti (ospite a Monsavano). Altri anziani ospiti delle strutture sono stati ricoverati in ospedale e poi dimessi. Il pm ha nominato consulenti di parte Martina Focardi e Beatrice De Fraia per l’autopsia che si svolgerà il prossimo 17 febbraio. La famiglia Samuelli che per prima aveva sporto denuncia è assistita dall’avvocato Lorenzo Pellegrini.