REDAZIONE CRONACA

“Ora porta il sole anche lassù”: morte di Franchino, migliaia di messaggi

Fan di tutte le generazioni piangono il deejay e vocalist conosciuto in Toscana e in Italia. Ha lavorato in tante discoteche famose, alcune delle quali oggi non ci sono più

Firenze, 19 maggio 2024 – “Ora porta il sole anche lassù”. Sono migliaia sui social network i messaggi per Franchino, al secolo Francesco Principato, 71 anni, il deejay e vocalist morto dopo una malattia. Era da qualche tempo in ospedale.

La notizia è arrivata intorno all’ora di pranzo di domenica 19 maggio, quando una parte del popolo della notte ancora dorme dopo un sabato passato nei locali.

Franchino, al secolo Francesco Principato, 71 anni, re della consolle, è morto domenica 19 maggio lasciando nello sconforto tutto il popolo della notte. Era un deejay e vocalist che ha fatto divertire più generazioni (Fonte: pagina fb "Musica e Magia")
Franchino, al secolo Francesco Principato, 71 anni, re della consolle, è morto domenica 19 maggio lasciando nello sconforto tutto il popolo della notte. Era un deejay e vocalist che ha fatto divertire più generazioni (Fonte: pagina fb "Musica e Magia")

Se n’è andato con il sole, “lui che il sole lo portava nelle nostre vite”, si legge nei commenti di Facebook. Proprio tramite il tam tam dei social network la notizia si è rapidamente sparsa. La famiglia ha diffuso l’annuncio sulle pagine social di Franchino. 

"Buon viaggio infinito… ancora una volta, grazie per la Magia”, uno dei tanti messaggi che si leggono (oltre cinquemila già nel primo pomeriggio sul solo post Facebook dell’annuncio della famiglia). 

"Ci vorrebbero troppe parole per descrivere tutto quello che hai lasciato nel cuore di tanti, per tanti anni, per tante notti. Sono stati anni di magia.. è stato tutto troppo bello per descriverlo.. ancora oggi che sono cresciuta ti ascolto e mi emoziono”, dice una fan.

E’ difficile spiegare cosa fosse Franchino per il popolo della notte. I suoi interventi al microfono, la sua voce, le sue frasi che introducevano la musica, erano qualcosa che da soli valevano il prezzo del biglietto: “Oggi finisce un era – dicono sui social –  Un epoca che ti ha incoronato come il Re della consolle. Tu, il microfono, e le favole di Mille e una Notte. Come te nessuno mai e ispirazione per tutti quelli che son venuti dopo. Hai forgiato il mio modo di vivere il clubbing, la dancefloor, il viaggio con la musica elettronica”.