
Mulas con il figlio Leonardo
Siena, 10 marzo 2022 - Torna Silvano Mulas a Siena? Indosserà un giubbetto? Lo vedremo in provincia a Mociano e Monticiano nelle corse di addestramento? Una voce che circola da mesi fra gli addetti ai lavori e i suoi colleghi. Un pedigree di tutto rispetto quello di Mulas, campione all’ippodromo e nelle classiche dell’ippica. A Siena dieci Carriere corse: Onda, Valdimontone, Istrice, Pantera e Chiocciola i giubbetti indossati oltre a quello della Selva per cui vinse il 2 luglio 2010 su Fedora saura.
Silvano Mulas, in arte Voglia, torna alla previsita al Ceppo: venerdì porti alle 16 Bandito sardo AA e Cilena AA.
"Due cavallini che sono dentro con le misure, la femmina ha 4 anni, l’altro 5. Li tengo ad Asti dove con un gruppo di amici ho messo su una bella scuderia, comprando anche due puledri che debutteranno all’ippodromo".
Sei stato a provare Bandito a Legnano dove correrà domenica nelle prime batterie della stagione.
"Esatto. pPrò a montarlo al posto mio sarà Jacopo Pacini a cui ho chiesto un piacere perché sarò impegnato a Roma su uno dei cavalli che dovrebbe poi partecipare al derby".
Ripreso completamente dagli infortuni, dunque. Sono stati mesi tribolati.
"Non c’è dubbio, il 12 agosto scorso quello più grave con la frattura di quattro costole, tre vertebre ed un versamento della pleura. Ma il primo settembre ero già a cavallo anche se ho deciso di non correre rischi guardando avanti. Il 30 gennaio scorso alle gabbie torsione del ginocchio e una bella botta ma non c’è necessità di interventi. Solo fisioterapia per mantenere forte la muscolatura della gamba ma ormai sono prontissimo".
Questa stagione traslocherai stabilmente a Siena?
"Intanto vengo venerdì, spero che prendano i cavalli così farò l’addestramento. Magari all’inizio viaggerò un po’, poi mi trasferisco se si concretizza qualcosa di importante".
Le dirigenze ti sono state vicino?
"Qualcuna, ci siamo sentiti".
Una o di più?
"A me, come dico sempre, ne basta una".
Un bel gesto correre con il nome Andrea (Mari, ndr ) scritto nei pantaloni indossati per il derby nel maggio scorso.
"Ho sentito qualche volta la moglie Ilaria, mi ha chiamato quando ho avuto l’infortunio. Non gli ho ancora dato i pantaloni, magari venerdì sarà l’occasione giusta. Sennò ce ne sarà un’altra, magari anche per incontrare i genitori di Andrea".
Ha lasciato un bel vuoto nel mondo del Palio.
"Enorme. Era uno dei più importanti, qualche cambiamento gioco forza ci sarà nelle strategie".
Cosa diresti ai dirigenti di Contrada?
"Niente. Solo che spetterà a me, piano piano, farmi rivedere allenato e in forma. Stavolta me la giocherò, cercando di entrargli nell’occhio, come si dice per i cavalli".
Che Palio sarà quello del 2 luglio?
"Bellissimo. Dopo due anni i fantini saranno tutti agguerriti, ciascuno intenderà dire la sua. Senza tanti giochi, pensando per sé".
A nche i dirigenti?
"Io parlo dei fantini, i capitani sanno cosa fare".