Firenze, 22 luglio 2023 – In questi giorni di alte temperature e afa, l'unico refrigerio per chi è in città è rappresentato dall'aria condizionata: in casa, in ufficio, ma anche in auto. Solo che sulla vettura il condizionatore può essere tenuto acceso solo quando il veicolo è in movimento. Se ci si ferma, o si avvia il motore e, prima di partire, si tiene l'aria condizionata accesa per rinfrescare l'abitacolo, si rischia la multa, con sanzioni che, con il nuovo codice della strada, sono diventate pesanti, visto che possono arrivare a sfiorare i 450 euro. Ecco, in dettaglio, quando si rischia la sanzione e a quanto ammonta.
Cosa dice la legge
L'articolo 157 al comma 7 del codice della strada vieta tassativamente di tenere acceso il motore per continuare ad utilizzare il condizionatore sull'auto quando è ferma o in sosta. La norma vale sia d'estate che d'inverno. Ovviamente, il divieto non vale se si è in coda o al semaforo in attesa del verde, ma solo se ci si ferma, anche per pochi secondi, per esempio per fare scendere o salire un passeggero, anche in aree dove non è ammessa la sosta.
Multe fino a 444 euro
Sul codice della strada è espressamente indicato che i trasgressori sono passibili di una sanzione amministrativa di importo che va da 223 a 444 euro. Per prendere la multa, ovviamente, deve passere in quel momento di lì un agente della polizia municipale che accerti che stiamo utilizzando l'aria condizionata mentre si attende qualcuno o si fa una telefonata una volta accostata l’auto lungo il marciapiede. C'è però chi preferisce rischiare. Il concetto è: “Meglio pagare che collassare per il caldo”. Il divieto di utilizzare l'aria condizionata a motore acceso quando l'auto è ferma o in sosta è legato al rispetto per l'ambiente, in quanto le emissioni delle auto provocano inquinamento. Non è conveniente, però, nemmeno per l'automobilista, in quanto, in generale, tenere accesa l'aria condizionata aumenta il consumo di carburante del 20-30 per cento.