MONICA PIERACCINI
Cronaca

Autovelox, “multa annullabile se l’impianto non è omologato”. Come funziona il ricorso

Altroconsumo chiarisce i passaggi: è importante tenere presente che il fatto che l’autovelox non sia omologato non garantisce automaticamente l’annullamento della sanzione

Un autovelox (Foto di repertorio)

Un autovelox (Foto di repertorio)

Firenze, 20 maggio 2024 – La recente sentenza della Corte di Cassazione a favore di un automobilista di Treviso multato per eccesso di velocità ha sollevato un importante principio: le multe rilevate dagli autovelox non sono valide se l’apparecchio non è stato omologato. Questo potrebbe innescare una serie di ricorsi in tutta Italia, sottolinea Altroconsumo. Ma è importante tenere presente che il fatto che l’autovelox non sia omologato non garantisce automaticamente l’annullamento della multa. Prima di presentare ricorso, è fondamentale verificare se l’autovelox è stato solo approvato o effettivamente omologato, dato che sono due concetti diversi.

L’omologazione attesta che l’apparecchio rispetta tutti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e può essere riprodotto in serie, mentre l’approvazione riguarda solo il prototipo. L’informazione sull’omologazione dovrebbe essere indicata sul verbale di contestazione, altrimenti è possibile effettuare una ricerca online inserendo la denominazione del dispositivo. In mancanza di questa informazione, è possibile presentare un’istanza di accesso agli atti amministrativi presso l’organo che ha emesso la contravvenzione, che deve rispondere entro 30 giorni. Quindi, è possibile fare ricorso al prefetto entro 60 giorni dalla sanzione, oppure al giudice di pace entro 30 giorni. Il ricorso al prefetto è gratuito, ma se viene respinto la sanzione raddoppia. Il ricorso al giudice di pace richiede il pagamento dei bolli (minimo 43 euro), ma offre la possibilità di richiedere accertamenti tecnici che possono dimostrare difetti nell’autovelox.

Inoltre, in caso di perdita del ricorso, la sanzione non raddoppia automaticamente. E’ importante considerare che presentare ricorso significa rinunciare alla possibilità di pagare la multa con lo sconto del 30% entro 5 giorni dalla notifica del verbale.