Firenze, 19 settembre 2023 – Il dado è tratto. Il nuovo Pd che guarda a sinistra mette un punto fermo: la nuova Multiutility dei servizi pubblici (acqua, energia rifiuti) nata per fusione in Alia grazie alla cessione delle partecipate di Firenze, Prato, Empoli, PIstoia (e di tanti altri Comuni dell’area Toscana Centro) non si quoterà in borsa. Così è stato comunicato dopo una riunione del vertice toscano del Pd con i rappresentati delle amministrazioni comunali. Stop. Gli investimenti del colosso dei servizi pubblici (che piace anche a Siena ed Arezzo e a parte del centrodestra) non verranno dai privati pur mantenendo sempre, come da statuto, la maggioranza pubblica.
"Nel corso dell’incontro é stata unanimemente ribadita la necessità di andare avanti con il progetto di multiutility, strumento indispensabile per migliorare qualità ed efficienza dei servizi pubblici locali - si legge nel comunicato dem - In merito al sistema di finanziamento degli investimenti necessari, la scelta condivisa è quella di sospendere la procedura per la quotazione in borsa, per approfondire - anche sulla base delle richieste arrivate da forze civiche, politiche e sociali, oltre che da molte voci all’interno del Pd - il tema del finanziamento con le varie ipotesi sul tavolo, verificandone puntualmente la fattibilità sulla base del piano industriale e degli investimenti previsti". La riunione "ha visto amministratori e dirigenti presenti concordi sulla necessità di impiegare tutto il tempo necessario per questa riflessione finalizzata ad individuare quale sia la strada più utile ad un progetto strategico per i nostri territori, in modo trasparente e senza alcun pregiudizio ma con l’obiettivo di offrire alle cittadine e ai cittadini le migliori garanzie possibili. L’obiettivo è arrivare alla soluzione migliore, qualsiasi essa sia".
Presenti alla riunione on line Dario Nardella per Firenze, Matteo Biffoni per Prato e Brenda Barnini per Empoli. Presenti il segretario Pd toscano Emiliano Fossi, per l’esecutivo Stefano Bruzzesi, Luca Sani, Diego Blasi, Andrea Giorgio e Alessandro Franchi, responsabile dipartimento servizi pubblici locali, oltre ai segretari territoriali di Firenze Monica Marini, Prato Marco Biagioni ed Empoli Jacopo Mazzantini ed i segretari comunali dem di Firenze ed Empoli Andrea Ceccarelli e Lorenzo Cei.
"Siamo soddisfatti. Il progetto va avanti - ha detto Fossi -. La questione del finanziamento è importante. Ma ci sono tanti altri aspetti da approfondire, quelli ambientali e del lavoro. Sono certo arriveremo alle soluzioni migliori". E’ la conferma del ’patto di Viareggio’, annunciato da La Nazione, il patto di ferro tra Pd e Cgil Toscana nato ad una iniziativa del partito con Vannino Chiti, per bloccare la quotazione in borsa.
Sulla condivisione , finita la riunione, sono iniziati i distinguo. Palazzo Vecchio in primis con il sindaco Nardella e il suo alfiere, l’assessore Giovanni Bettarini. Parola d’ordine: facciamo passare le tensioni, lo stop alla quotazione non deve essere un dogma. Silenzio da Alia dove sale l’irritazione e una domanda aleggia: "Come facciamo gli investimenti per essere competiviti e innovativi?".