LISA CIARDI
Cronaca

Lastra a Signa: concluso il primo lotto del restauro delle mura e del giardino interno

Oggi il taglio del nastro. Alla progettazione dall'antica cinta collaborò anche Filippo Brunelleschi

Lastra a Signa, festa per il restauro delle mura (foto Germogli)

Lastra a Signa (Firenze), 6 maggio 2021 - Un giardino circondato dalle antiche mura di Lastra a Signa, un camminamento nel verde accessibile anche a disabili ed ipo-abili e un importante restauro per la cinta muraria. Sono stati inaugurati oggi i lavori a un tratto di mura a ovest del centro storico, inclusa la torre nord e parte del giardino con ingresso da via dell’Arione e via Il Prato. Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco Angela Bagni, l’assessore regionale Monia Monni, sindaci e assessori dei comuni limitrofi, Maurizio De Vita, architetto e progettista dello studio De Vita & Schulze di Firenze e Luigi Salvadori, presidente della Fondazione CR Firenze, oltre a rappresentanti dell’Agenzia del Demanio e della Soprintendenza per Firenze, Pistoia e Prato.

«Con grande soddisfazione siamo giunti alla fine di un progetto a cui stiamo lavorando fin dall’inizio del mio primo mandato – ha commentato il sindaco Angela Bagni -. Non si tratta solo di dare lustro alle nostre antiche mura, realizzate nel Quattrocento come ultimo avamposto prima di Firenze e alla cui progettazione contribuì Filippo Brunelleschi, ma siamo di fronte al primo tassello che va a comporre la nostra idea di valorizzazione del centro storico che si completerà con l’acquisizione dell’Antico Spedale di Sant’Antonio e con il restauro del 2° e 3° lotto delle mura, che comprenderà anche Cascina Pinucci. Finalmente i nostri cittadini e i visitatori potranno ammirare in tutta la sua bellezza questa opera architettonica-monumentale». «Queste mura - ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - hanno avuto un ruolo cruciale nella storia di Firenze e della Toscana. La loro valorizzazione ha quindi grande valore e sono felice che sia stata possibile anche grazie alla legge sulle Città Murate approvata dal Consiglio regionale quando ne ero presidente. Una norma importante perché permette di recuperare in tutta la Toscana un patrimonio di grande rilievo».

Il restauro si è ispirato a criteri di conservazione dell’esistente: si è cioè proceduto a salvaguardare e consolidare, senza ricostruzioni non originali. È stato poi effettuato un importante intervento strutturale sulla torre nord, interessata da crolli e lesioni. Per il giardino interno, l’intervento ha permesso di recuperare un’area che, pur essendo centrale, era rimasta fino a oggi in condizioni di degrado. È stato realizzato anche un camminamento nel giardino che consentirà l’accessibilità e la percorrenza a disabili ed ipo-abili, con un percorso che da via dell’Arione si snoda lungo il perimetro esterno delle costruzioni esistenti. Infine sono state inserite panchine e luci, oltre a tre nuove alberature.

I lavori del 1° lotto sono stati finanziati con 191mila euro dal Comune, 109mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e 87mila euro dal bando Città Murate della Regione Toscana. Il progetto complessivo prevede anche un 2° e 3° lotto per le mura, il giardino e la Cascina Pinucci.

Le mura di Lastra a Signa hanno una storia importante. Gli ultimi saccheggi da parte di Gian Galeazzo Visconti nel 1397 convinsero infatti la Repubblica fiorentina a intervenire fortificando il borgo di Lastra e quello di Malmantile. I lavori, in parte diretti da Filippo Brunelleschi, non terminarono prima del 1426. Le mura di Lastra hanno un impianto a forma di quadrato irregolare, quasi completamente edificato in piano, elemento molto raro. La cinta difensiva racchiude una superficie di circa 4 ettari attraversata da due strade: l’antica Via Pisana, da est ad ovest, che conduce dalla porta Fiorentina alla porta Pisana, e un’altra direttrice che corre da nord a sud, fino al cosiddetto “portone di Baccio”. All’interno delle mura ci sono ancora oggi alcuni edifici di grande rilievo storico, come la chiesa della Misericordia, lo Spedale di Sant’Antonio, il tabernacolo e il Palazzo del Podestà.