MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

La più grande unità navale costruita in Italia dal dopoguerra. Nave Trieste, la scheda e i numeri

È lunga 245 metri, ha 14 piani, l’equipaggio può arrivare a mille persone. E’ la nuova ammiraglia della Marina Militare consegnata a Livorno alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Livorno, 7 dicembre 2024 – Per rendersi conto dell’imponenza della Nave Trieste, la nuova ammiraglia della Marina Militare, basta guardare ai numeri. È lunga 245 metri, larga 36, l’equipaggio può arrivare a mille persone ed ha una stazza di 38mila tonnellate, che la rendono la più grande unità costruita in Italia dal dopoguerra.

La Nave Trieste, consegnata oggi 7 dicembre a Livorno  alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, possiede spiccate capacità di condurre operazioni di assalto anfibio assicurando una prolungata persistenza in area di operazioni con elevata autonomia logistica. È dotata di modernissime apparecchiature e può raggiungere una velocità di circa 25 nodi.

La nave Trieste
La nave Trieste

Ci sono voluti due anni per costruirla e quattro per allestirla, e ci hanno lavorato più di mille persone. Dal ponte di volo di questa portaerei possono decollare elicotteri ed F35. È una nave anfibia multiruolo, dotata anche di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'aviorimessa, che serve a far sbarcare mezzi anfibi. Ha 14 livelli, cioè piani.

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La Trieste è dotata a bordo anche di un ospedale completamente attrezzato con tanto di sale operatorie, laboratori di radiologia e di analisi, e una zona degenza per 28 ricoverati gravi, per un totale di 700 metri quadrati, e altri posti letto possono essere sistemati in moduli contenitorizzati predisposti in caso di necessità.

“Può essere impiegata quando dobbiamo trasportare personale su terra, dove non si può accedere in altro modo – spiega il Capitano di Vascello, Francesco Marzi Comandante della Nave Trieste -. Ma con le sue capacità ospedaliere può anche essere utilizzata in caso di emergenze, intervenire sia per il trasporto dei feriti e anche per operare direttamente”. Il suo cervello di comando ha uno dei sistemi più avanzati, ma questa nave di ultimissima generazione custodisce anche la memoria, ossia i cimeli che appartenevano all’incrociatore che portava il suo stesso nome, affondato durante la seconda guerra mondale.

Per quanto riguarda la sua capacità aerea, questa portaerei è dotata di un ponte di volo di 230 × 36 metri, che copre un'area di circa 7 400 metri quadrati, con nove punti di decollo per elicotteri pesanti EH101 o NH90, o per caccia F-35B. È anche dotata di trampolino di lancio inclinato per facilitare il decollo degli aerei STOVL. Inoltre, il ponte può ospitare, in condizioni di piena operatività, circa 14-20 aeromobili in diverse configurazioni (presumibilmente anche 4-6 F-35B a poppa e 8-10 elicotteri a prua). “Questa unità dà un passo in più alla nazione – aggiunge Marzi - e di fatto ha la le capacità e le dimensioni per permette all’Italia di inserirsi, a pari livello, nelle maggiori marine del mondo”.