Firenze, 19 gennaio 2022 - "Lo sconcerto è stato di tutti: stava iniziando il processo, ma la persona su cui c'erano prove è stata liberata per una serie di vicende, che probabilmente gli hanno consentito di non essere più sul territorio. Lo stiamo cercando". Lo ha detto la ministra della Giustizia Cartabia parlando del processo a carico di Rassoul Bissoultanov, il ceceno che era detenuto in Italia (e che è stato scarcerato) per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze) pestato a morte l'11 agosto del 2017 mentre si trovava con gli amici sulla pista da ballo di una discoteca di Lloret de Mar in Spagna.
"Ci sono dei casi che ci turbano profondamente. Quando ho saputo del dolore dei genitori, mi sono sentita di farmi presente con una telefonata. Non era risolutiva, perché non posso interferire nel lavoro del giudice, ma c'è qualcosa che reputo faccia parte nostro dovere: farci sentire vicini ai cittadini anche quando non siamo in grado di dare risposta adeguata alle aspettative".