Firenze, 15 maggio 2023 - Un messaggio di positività, in un mondo sempre più complesso e sempre meno incline all’ottimismo. Ha fatto tappa stamani al plesso della Torretta a Campo di Marte dell’Ateneo di Firenze #NonCiFermaNessuno, il talk motivazionale di Luca Abete, noto al grande pubblico per essere inviato di Striscia la notizia.
Sapersi rialzare dopo una caduta, trovare il coraggio di ripartire dopo una sconfitta, non lasciarsi abbattere dai piccoli grandi problemi quotidiani: messaggi lanciati agli studenti attraverso i racconti di chi davvero ha saputo rinascere. È il caso di Ilenia Garofalo, studentessa di Grosseto che è riuscita a laurearsi col massimo dei voti dopo un terribile incidente stradale.
Nel 2019 venne investita a Sesto Fiorentino, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Dopo il coma, è dovuta ripartire da zero, imparando una seconda volta a camminare ed a parlare. La ragazza, che un anno fa ha ricevuto il premio #NonCiFermaNessuno, stamani era presente alla Torretta. “Dopo il coma sono letteralmente rinata - le sue parole -. Grazie ai medici, ma anche grazie alla mia forza di volontà, sono qui oggi. Voglio dire a tutti voi di non perdere mai la speranza e di cullare le vostre passioni”.
Quest’anno, il riconoscimento è stato consegnato a Sara e Matilde, in rappresentanza di tutte le matricole dell'Università di Firenze che corrono verso il futuro nonostante i timori e i disagi del primo anno.
Durante l’incontro si sono susseguite storie decisamente meno drammatiche di quella di Ilenia, ma non per questo di minor importanza. Come quella di Andrea (“Come studente fuorisede, senza l’appiglio della famiglia e degli amici, all’inizio, mi sono sentito perso. Oggi spesso tendiamo ad isolarci, invece la condivisione è fondamentale. Ecco, io durante questi anni di Università mi sono aperto molto e adesso ho tantissimi amici. E so che sarei in grado di averne in qualunque posto del mondo andassi”) e di Giorgio che, dopo un inizio universitario non brillante ed un iniziale momento di sfiducia che l’aveva portato ad un passo dal mollare tutto, ha trovato una forza in se stesso che non pensava di avere. “Sono felice di aver tenuto duro e sono sicuro che grazie ai miei studi avrò delle soddisfazioni”, le sue parole.
Al confronto era presenta anche la rettrice Alessandra Petrucci: “Non bisogna mai pensare che un fallimento sia la fine di tutto. Serve solo per vedere le cose da un altro punto di vista. Rappresenta un punto di partenza per fare meglio”.
“Per me, tutto è iniziato facendo l’animatore ai matrimoni napoletani, anche se studiavo per diventare architetto - ha raccontato Luca Abete -. Ero l’ultima ruota del carro ma facevo con grande passione quel che mi era stato richiesto. Da quell’esperienza posso dire una cosa che parrà strana: in Italia, la meritocrazia esiste. E sapete perché? Quando, forte di una bellissima esperienza in una tv locale, mi sono presentato al concorso di Striscia la notizia, con mia grande sorpresa ho toccato con mano di aver potuto contare sul sostegno di tutte quelle persone che mi avevano incontrato durante il mio cammino. Passeggiavo per Avellino e tutti mi dicevano: “Luca, ti ho votato e sto facendo votare per te”. Insomma, ragazzi, siate delle belle persone. Provate ad essere un punto di riferimento per gli altri. Quando date, tante belle cose vi tornano indietro”.
In collegamento, l’irruzione a sorpresa di un altro toscano doc, Cristiano Militello, tra l’altro ex studente in Scienze Politiche proprio all'Università di Firenze: "I miei primi due provini a Striscia sono andati male - ha detto, - ma io non ho mollato. Comprendo che oggi è più difficile essere giovani, ma se avete motivazione, consapevolezza dei vostri mezzi ma anche dei vostri limiti, potete davvero raggiungere ogni cosa".
Il prossimo conclusivo per quest’anno appuntamento del tour - che gode del patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili e della Crui e che vanta anche la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, - è per domani a Roma.