Firenze, 31 ottobre 2023 – “Convocheremo un tavolo per lavorare alla suddivisione della Regione in aree omogenee e per aiutare i sindaci a prendere meglio le decisioni che, in caso di allerta meteo, spettano loro. Come Regione facciamo già tanto e il servizio di allerta è molto apprezzato, non solo dalle istituzioni, ma anche dai cittadini. Sono però molto d’accordo sul favorire la nascita di coordinamenti fra Comuni che, per via telematica, possano fare delle scelte congiunte. Il modello potrebbe essere quello delle zone Covid, che è stato molto efficace".
Segui la diretta sul maltempo di martedì 31 ottobre
Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha colto positivamente la richiesta del sindaco di Livorno Luca Salvetti, rilanciata ieri anche dalla prima cittadina di Carrara, Serena Arrighi. E già nei prossimi giorni potrebbero iniziare gli incontri. Proprio Salvetti aveva evidenziato come, martedì scorso, Livorno e Massa avessero chiuso le scuole, contrariamente a Rosignano e Pisa.
D’altronde la legge vigente prevede che siano i sindaci a dover decidere, tramite apposite ordinanze, quali provvedimenti è necessario far scattare di fronte a un’allerta meteo annunciata dalla protezione civile.
Ma il rischio di difformità fra Comuni attigui è alto, con la conseguenza di disorientare i cittadini che hanno difficoltà a capire quali provvedimenti sono relativi alla propria città o alla città dove, per esempio, va a scuola un figlio.
"Carrara conosce i rischi del maltempo a cui ha pagato un costo altissimo – ha commentato ieri la sindaca di Carrara, Arrighi - ed è per questo che quando gli esperti del Centro funzionale della Regione alzano il livello d’allerta ad arancione la scelta mia e dell’amministrazione, di concerto con la nostra Protezione civile, è sempre quella della chiusura. Non tutti però la pensano allo stesso modo, con il risultato che si finisce per generare smarrimento nella popolazione".
"A Carrara e in Lunigiana – ha proseguito Arrighi nel suo raguionamento – le scuole sono chiuse, mentre a Massa e Montignoso sono aperte. Ritengo necessario un cambio di passo per superare confini che sono solo burocratici: basti pensare a quanti studenti carrarini frequentano le scuole di Massa e viceversa. Sono d’accordo con una cabina di regia tra Comuni vicini che renda più funzionali, logiche e coordinate le scelte. Ritengo inoltre – ha concluso la sindaca di Carrara – che non sia più ulteriormente rimandabile un serio ragionamento sulle scuole, prevedendo la didattica a distanza in caso di allerte meteo".
Sul tema è tornato ieri lo stesso Salvetti, facendo riferimento alle critiche arrivate quando, a dispetto dell’allerta, Livorno si è svegliata col bel tempo. "Questo Comune, come molti altri, ha deciso di chiudere scuole, parchi e cimiteri – ha detto il primo cittadino labronico –. Stamani (ieri per chi legge, ndr) qui c’era il sole e io ero felice perché la mia città non aveva subito danni. Potremmo parlare di come riorganizzare il quadro regionale e il rapporto con la scuola: lo faremo, ma intanto sono contento che Livorno sia stata solo lambita dalla perturbazione".
"Perché – ha successivamente concluso lo stesso sindaco Luca Salvetti – se arrivasse il momento il cui, per dire ‘avevo ragione’, dovessi sperare di vedere la città subire danni, vorrebbe dire che fare il sindaco non fa più per me".
Favorevole al coordinamento anche l’Anci, l’associazione dei Comuni. "Provare a prendere decisioni condivise è assolutamente positivo – ha dichiarato il direttore dell’asssociazione stessa, Simone Gheri – ma non dimentichiamoci che le previsioni meteo non possono, almeno al momento, essere precise al cento per cento. Fare prevenzione, infatti, significa proteggersi da un rischio possibile, probabile, ma che può anche non verificarsi".