Arezzo, 16 dicembre 2024 – Quest’anno compie 25 anni di gestione il servizio idrico integrato, avviato il primo di giugno 1999, e Nuove Acque fa un bilancio di attività tra investimenti per il futuro, fondi pnrr e record di perdite idriche più basse.
Francesca Menabuoni ad di Nuove Acque quale il piano di investimenti per il prossimo quinquennio?
“Festeggiamo 25 anni, abbiamo una concessione che finisce tra 5 anni e lo facciamo con un piano di interventi di più di 150milioni di euro fino al 2029. 30 milioni l’anno, per un piano approvato dai sindaci in ente d’ambito già finanziato. Contiene molti interventi che riguardano un potenziamento di tutte le manutenzioni sulla rete che ha già di tassi di perdita molto bassi. Altro intervento la definitiva messa in sicurezza dell’approvvigionamento potabile. Vediamo col cambiamento climatico che in Sicilia a dicembre manca l’acqua. Qui si è investito molto per creare condotte e impianti di collegamento all’invaso di Montedoglio salvaguardando pozzi e sorgenti con una spesa negli anni tra 60 e 70milioni tra reti e impianti. Quella di Montedoglio è acqua grezza che va trattata. Nel futuro completeremo lo schema manca il Valdarno e alcune zone a sud in provincia di Siena. Manca la parte montana di Casentino e Valtiberina. Qui faremo delle adduzioni non solo da Montedoglio ma anche di potenziamento delle sorgenti montane”.
Tra gli investimenti anche progetti nuovi per la clientela?
“Installeremo contatori intelligenti che permettono di avere una lettura istantanea del servizio idrico. Sono circa 120mila i contatori del territorio per un programma in vari anni che partirà dal 2025, obiettivo da qui a fine concessione dotare tutti i contatori della tele lettura. Il cittadino avrà una misurazione reale, niente letture e conguagli, e laddove ci fossero consumi anomali o perdite che creano sovra consumo, c’è un altert immediato. Continueremo a lavorare in fognatura e depurazione completando le reti fognarie negli agglomerati più piccoli. Completati quelli fino a 2mila abitanti, ora andremo a lavorare su quelli fino a 200 abitanti. Al depuratore del Casolino intervento per auto produrre energia elettrica dai fanghi di depurazione che sviluppano gas e permetterà di abbassare i costi operativi con un impatto nella tariffa. Andremo a installare pannelli fotovoltaici anche sugli impianti più piccoli”.
Ad Arezzo il record delle perdite idriche più basse, come ci riusciamo?
“Ad oggi siamo sotto il 20% di perdite un dato ottimo nel panorama italiano. Abbiamo ottenuto finanziamenti del pnrr per raggiungere a fine 2025 l’obiettivo del 15,8% in media su tutto il territorio. Andremo a cercare perdite anche molto piccole tramite tecniche ingegneristiche particolari e alla gestione della qualità dell’acqua diversa in funzione delle condotte”.
Come siamo messi a bolletta invece, qui si paga più che altrove?
“La bolletta in Toscana dove le aziende hanno tutte la stessa forma gestionale, supporta costi di gestione e investimento completamente finanziate dalla tariffa. In Toscana lo dicono gli studi dell’ente di ambito, non siamo i più cari: tra i 7 gestori siamo tra il 5 e il 6 posto a fondo classifica. Per anni gli incrementi sono stati fermi, sul 2024 e 25 un recupero dell’inflazione tra il 3 e il 4% ma grazie al prolungamento della concessione gli aumenti tariffari si sono spalmati”.
Si parla molto di sicurezza, su questo Nuove Acque investe molto?
“Sì. E’ difficile perché gestiamo più di 10mila siti, in un territorio che va da Chiusi nel senese a Sestino. Nella prima fase della concessione ci sono stati lavori di messa in sicurezza impianti, un programma che viene aggiornato in continuazione. Si è fatto moltissimo su formazione e attrezzature in dotazione al personale e anche sui subappaltatori, il nostro è un lavoro che ha dei rischi specifici molto alti ecco perché c’è massima attenzione e un ufficio dedicato”.