Firenze, 5 agosto 2024 – La Toscana si colora d’oro, d’argento e di bronzo grazie alle imprese dei suoi campioni alle Olimpiadi. Quello appena trascorso è stato un week-end magico per gli atleti del Granducato impegnati a Parigi: Jasmine Paolini, Lorenzo Musetti e (per la seconda volta) Filippo Macchi hanno tenuto alto il nome di Bagni di Lucca, Carrara e Navacchio, contribuendo ad arricchire in maniera sostanziale il medagliere dell’Italia.
A mettersi al collo il metallo più prezioso è stata proprio Jasmine Paolini. La sua avventura nel torneo di singolo è finita forse prima del tempo, ma nel doppio con Sara Errani è stata semplicemente fantastica. Dopo aver conquistato la finale per l’oro è riuscita a battere insieme alla compagna la coppia russa formata da Mirra Andreeva e Diana Shneider. Un match che si era complicato dopo il primo set e che le due italiane sono riuscite a risolvere al super tie-break. Per Paolini è l’apoteosi di una stagione fin qui eccezionale, con due finali slam conquistate (Roland Garros e Wimbledon) e adesso l’oro olimpico. A Bagni di Lucca si erano ritrovati tutti a teatro per fare il tifo: gioia incontenibile dopo l’ultimo punto anche a Forte dei Marmi, dove la campionessa è tesserata.
Il giorno prima, sempre nel tennis, la Toscana aveva regalato un’altra gioia all’Italia grazie al bronzo di Lorenzo Musetti. Il campione di Carrara, dopo aver perso la semifinale con Djokovic, è stato bravo a superare il canadese Auger-Aliassime, testa di serie numero 13 che però in passato era stato a lungo anche nella top-ten. Un torneo olimpico disputato al massimo da Musetti, con la perla ai quarti della vittoria su Zverev. Il carrarino, dopo aver sfiorato anche la finale di Wimbledon, sta completando un percorso di crescita straordinario. E dalle sue parti la festa non è ancora finita.
Per il pisano Lorenzo Macchi, invece, l’argento nella prova a squadre del fioretto maschile fa il paio con quello conquistato nel torneo individuale. Qualcuno potrebbe parlare di un pizzico di rammarico perché almeno una di queste due medaglie poteva essere d’oro (specialmente pensando alle polemiche per quell’ultima stoccata nella finale del singolo), ma in realtà per Macchi è stata un’Olimpiade da sogno. E la festa è esplosa soprattutto a Navacchio, paese di origine dello schermidore pisano.