REDAZIONE CRONACA

Olio d’oliva, premiate le eccellenze toscane

Due i riconoscimenti aretini, Saccardi, 'Impegno Regione a sostegno di qualità e innovazione’

olio

Arezzo, 8 aprile 2024 –  Eccellenze della produzione olearia regionale premiate oggi a Firenze nel corso dell'evento Selezione oli extravergine 2024 promossa dalla Regione n collaborazione  con Camera di commercio di Firenze, Promofirenze e Fondazione sistema Toscana. Sono 45 i riconoscimenti dati, con Firenze come provincia più rappresentata (16), seguita da Siena (12), Grosseto (nove), Arezzo, Livorno e Lucca (2), infine Massa e Pistoia (uno). «Veniamo da due campagne complesse, a causa dello stress termico e idrico, una tropicalizzazione del clima che ha condizionato le raccolte, arrivando a comprimerle anche di oltre il

50% nelle aree interne della Toscana - ha sottolineato

Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di

commercio di Firenze – perciò è essenziale fare eventi

come questo che accendono i riflettori su una grande

eccellenza della Toscana». Nella nostra regione sono attive 36.000 aziende e 400 frantoi. Sono 91mila gli ettari coltivati ad olivo, di cui 16.000 ettari biologici, con oltre 15 milioni di piante e 80 varietà autoctone. Il punto di forza, è stato sottolineato nel corso della cerimonia, è rappresentato dalla qualità: sono cinque le Dop e Igp degli oli extravergini di oliva. «Stiamo cercando di investire molto su innovazione e qualità», ha aggiunto l'assessora regionale all'Agricoltura Stefania Saccardi, ricordando le misure attualmente in campo. «Per il bando sull'innovazione dei frantoi abbiamo ricevuto richieste per 20 milioni di euro, al momento abbiamo a disposizione 8,3 milioni, ma speriamo di intercettare altre risorse del Pnrr - spiega -. C'è poi il bando sulla meccanizzazione, con un'attenzione forte su economia circolare e utilizzo razionale dell'acqua, con scadenza prorogata a maggio. Inoltre abbiamo spinto a livello nazionale affinché fosse premiata l'olivicoltura che ha un valore paesaggistico. Dobbiamo fare in modo che la nostra produzione, contenuta in termini quantitativi, si caratterizzi sempre più per il grande livello e che ci siano sempre meno olivete abbandonate». Oltre alla premiazione si è svolta anche una tavola rotonda con interventi tecnici dove è stato evidenziato, tra l'altro, come «tecnologia e innovazione dei macchinari possano incidere notevolmente sulla qualità del prodotto finale, anche più della zona di provenienza»