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omicidio viliani a montepiano
Prato, 1 marzo 2025 – Convalidato l’arresto per il 22enne sordo e con un grave deficit cognitivo che, lo scorso 25 febbraio a Montepiano, nel Pratese, ha ucciso la madre Anna Viliani, 60 anni incendiando poi la casa in cui vivevano. Il gip di Prato ha deciso che il giovane sia ristretto con misura di sicurezza provvisoria in una Rems, così come richiesto dalla procura. Il 23enne, interrogato con un interprete della lingua dei segni, ha confessato di aver ucciso la mamma e di aver poi dato fuoco all’abitazione.
Lo rende noto la procura di Prato spiegando che «la responsabilità dell'autore del fatto dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento».
Il giovane ha confermato l’omicidio della mamma uccisa con dieci coltellate. Poi ha riferito dell’incendio appiccato all’alba (quando era sicuro che la mamma fosse morta) in più punti della casa, in via Toccafondi a Montepiano, con un accendino.
“Non volevo più tornare in quella casa. Ho fatto una borsa perché pensavo di andarmene”, ha confessato il giovane, assistito dall’avvocato Roberta Roviello, di fronte al gip Marco Malerba, al procuratore Luca Tescaroli e al pm Laura Canovai, nell’interrogatorio di garanzia. Non un passo indietro rispetto alla prima confessione, non un segnale di pentimento nelle sue parole. Fra l’altro, durante le operazioni di bonifica nella villetta dell’orrore, i vigili del fuoco hanno trovato un gatto carbonizzato. Un particolare che potrebbe costare al giovane anche l’accusa di uccisione di animale.
Ma cosa sono le Rems e quale funzione svolgono?
Sono strutture sanitarie istituite in Italia per accogliere persone con disturbi psichiatrici che hanno commesso reati e vengono ritenute socialmente pericolose. Dal 2015, con la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari, il sistema penitenziario ha adottato un nuovo modello basato su queste residenze, dove la gestione è affidata alle regioni e al servizio sanitario nazionale, anziché all’amministrazione penitenziaria.