Campi Bisenzio, 20 maggio 2022 - Si ribella alle condizioni di lavoro, il titolare cinese della fabbrica lo caccia di casa: succede a Campi Bisenzio in via Nenni, nella zona industriale di Capalle. La ditta in questione è la "Blc srl" dove i dipendenti sono per lo più stranieri (solo due italiani), cinesi ma anche pakistani e bengalesi. Proprio uno di questi, Rashed Abdul, 26 anni, in Italia dal 2013, si è ribellato allo sfruttamento denunciando tutto al sindacato. E questa mattina la Filctem Cgil ha organizzato un presidio davanti alla pelletteria che - forse avvisata da qualcuno - era stranamente chiusa.
Rashed - che lavorava nella pelletteria da circa tre anni - ha detto basta a lavorare più ore del dovuto (un contratto da 40 ore settimanali che nei fatti erano 72 ore), senza ferie né festività, con una paga concordata inferiore a quella contrattuale. Quando ha comunicato al titolare della fabbrica di voler lavorare solo per le ore effettivamente pagate, questi gli ha intimato di andare via dalla casa dove lo faceva abitare, con altri lavoratori, in cessione di fabbricato. Rashed quindi si è rivolto, denunciando la situazione, alla Filctem Cgil che a sua volta ha riportato quanto denunciato, facendo le dovute segnalazioni, agli organi competenti e ha chiesto all’azienda di regolarizzare l’intercorso rapporto di lavoro.
Oggi Rashed non solo ha detto basta allo sfruttamento ma si è anche licenziato per giusta causa. "Siamo preoccupati per le varie denunce di sfruttamento sul lavoro nei nostri territori. Con le controparti e le istituzioni dobbiamo portare avanti insieme le buone pratiche e far emergere i casi" dice Alessandro Picchioni di Filctem Cgil, che chiede alla Regione di approvare il prima possibile il protocollo anti-sfruttamento sul lavoro per la presa in carico delle vittime perché “questo può creare un percorso virtuoso per cui altri Rashed possono venire a cercarci e a denunciare”. Per Rashed il sindacato si batterà anche per un ricollocamento in un’altra azienda: ci sono già alcune ditte che si sono fatte avanti.
Al presidio, con la fascia tricolore anche il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, insieme all'assessore allo Sviluppo economico, Ester Artese. "Il Comune è presente in tutti i casi come questi per testimoniare la vicinanza e l'attenzione delle istituzioni. La Regione sta lavorando per combattere ancora di più lo sfruttamento nei luoghi di lavoro. Dobbiamo creare percorsi di denuncia, di sanzione e di protezione per gli operai che si ribellano grazie al lavoro del sindacato" dice Fossi.
Per Forza Italia "è necessario fare qualcosa in più per dare maggiore sicurezza ai nostri lavoratori aumentando le ispezioni e procedendo ad un pieno coinvolgimento dei Comuni, a partire di quello di Campi Bisenzio, attraverso la propria Polizia municipale per migliorare ulteriormente il controllo del territorio e procedere a una revisione a tappeto delle regolarità contributive e degli indici di congruità del costo del lavoro, indispensabili per misurare il livello di affidabilità delle attività d’impresa".