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Opere d'arte false, scatta il maxi sequestro: raggiri per un milione di euro

I dipinti, proposti in commercio a prezzi compresi tra 15mila e 70mila euro, erano attribuiti al maestro Mauro Reggiani. Sono 23 le persone indagate

Carabinieri

Firenze, 15 gennaio 2022 - Falsi dipinti e raggiri messi a segno in molte città d'Italia. L'operazione dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Bari, nell'ambito di una indagine della Procura di Lecce, è  arrivata anche a Firenze, Perugia e La Spezia.

Un gruppo criminale, composto da mercanti d'arte, collezionisti e speculatori occasionali, con ramificazioni in tutta Italia, avrebbe creato una rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d'arte false o contraffatte, attribuite al maestro Mauro Reggiani (Nonantola 1897 - Milano 1980), uno dei massimi esponenti dell'astrattismo in Italia.

Sono 60 i falsi dipinti sequestrati e 23 le persone indagate per ricettazione e per aver posto in circolazione opere d'arte false/contraffate. L'inchiesta, iniziata nel 2019 dalla segnalazione dell'Associazione per la tutela delle opere di Mauro Reggiani che denunciava un'insolita e continua richiesta di verifica di autentiche di dipinti, ha permesso di accertare che opere falsamente attribuite all'artista venivano immesse sul mercato nazionale grazie alla complicità di gallerie, collezionisti privati e mercanti d'arte, prevalentemente attraverso l'utilizzo di piattaforme e-commerce. In particolare un mercante abruzzese, attraverso una serie di intermediari su tutto il territorio nazionale, avrebbe messo in circolazione le opere false, risultate copie di dipinti autentici, riproduzioni estrapolate dal catalogo generale delle opere di Reggiani, geometricamente identiche ma con colorazioni diverse da quelle originali.

Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro. Le opere sono state sequestrate nelle province di Lecce, Napoli, Perugia, Teramo, Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Alessandria, Como, Modena, Cesena, Ferrara, Brescia, Savona, Padova e La Spezia.