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Ornitologia, presentato l'Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana

Il direttore del Centro ornitologico toscano Puglisi: “Nella regione quadro di luci e ombre, con specie quasi prossime all’estinzione nelle zone agricole”

La presentazione dell'Atlante in consiglio regionale

La presentazione dell'Atlante in consiglio regionale

Firenze, 3 ottobre 2024 – E' stato presentato nella sede del consiglio regionale, nel palazzo del Pegaso a Firenze, l'Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana a cura del Centro ornitologico toscano Paolo Savi – Ets. Obiettivo è portare la pubblicazione nelle scuole «perché i giovani - ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo - vanno sensibilizzati e responsabilizzati sul valore dell'ecosistema in cui viviamo». «Il libro - ha proseguito il presidente Mazzeo - permette di raccogliere insieme tante specie nidificanti e svernanti e apre una nuova pagina sulla natura nella nostra regione. Non è stato semplice raccogliere tutti questi dati. Investire nella natura e nell'ambiente permette di avere tante specie che arrivano sul territorio toscano preservando nel modo migliore l'ecosistema».

L'Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana
L'Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana

Il volume, edito da Regione Toscana a circa 25 anni dalla presentazione del primo Atlante, contiene tutte le mappe di distribuzione e i dati di presenza e andamento di popolazione di 371 specie in periodo riproduttivo o in periodo invernale, offrendo così un quadro descrittivo di quello che è lo stato delle popolazioni di uccelli, ma più in generale della biodiversità in Toscana».

E in che stato è? «Si tratta - ha detto durante la presentazione il direttore del Centro ornitologico toscano – Ets, Luca Puglisi - di un quadro di luci ed ombre. Abbiamo molte specie in aumento grazie al fatto che in aumento c’è il loro grado di tutela. Però abbiamo anche dei segnali poco incoraggianti da alcuni ambienti, in particolare quelli agricoli, dove abbiamo diverse specie quasi prossime all’estinzione e da alcuni tipi di zone umide, quelle palustri con canneti, in cui abbiamo molte specie in sofferenza».

«Il Centro ornitologico toscano – ha sottolineato Marco Ferretti, dirigente del settore Faunistico e Venatorio della Regione Toscana - è un'eccellenza a livello nazionale. Lo dimostra il fatto che viene preso come riferimento dall'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale fornendo dati fondamentali per il monitoraggio dell'avifauna sul territorio toscano. Siamo molto contenti di collaborare con i loro ricercatori che ci forniscono dati importanti sia sulle specie che sono in difficoltà che su quelle oggetto di prelievo venatorio».