Ospedale del Valdarno, rafforzati i servizi della Cardiologia

Nel 2023 effettuate circa 30.000 prestazioni ambulatoriali, nei primi 6 mesi del 2024 oltre 3.000 prime visite cardiologiche

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Arezzo, 29 agosto 2024 – Ospedale del Valdarno, rafforzati i servizi della Cardiologia

Nel 2023 effettuate circa 30.000 prestazioni ambulatoriali, nei primi 6 mesi del 2024 oltre 3.000 prime visite cardiologiche

Sono numeri importanti, quelli che emergono dalla Cardiologia del presidio ospedali del Valdarno. Nel 2023 le prestazioni totali annuali sono state circa 30.000, mentre le prime visite cardiologiche sono state 5200, di cui il 93,4% effettuate nei termini previsti dal sistema di monitoraggio della Regione Toscana, ovvero entro i 15 giorni. Nei primi 6 mesi del 2024, invece, le prime visite cardiologiche sono state 3025, di cui il 99.5% entro il monitoraggio dei tempi di attesa (TAT) regionale, con una media di tempo di attesa di 6,8 giorni.

“Attualmente gli utenti portatori di pacemaker che afferiscono alla Gruccia sono circa 800 - spiega il direttore della UOC Cardiologia al PO Valdarno, Giovanni Falsini - Nel corso del 2023 abbiamo effettuato 679 visite di controllo pacemaker. La Cardiologia del Valdarno esegue anche interventi di pacemaker senza fili, uno tra i pochissimi centri della Toscana a farlo, anche se si tratta di interventi rari. Ne sono stati impiantati solo 2, nel 2022. I vantaggi principali di questo sistema si realizzano nei pazienti che hanno rischio di infezioni dei cateteri e che quindi non possono impiantare un sistema tradizionale”.

Un altro aspetto fondamentale è il follow up da remoto per le assistite e gli assistiti. “Il telemonitoraggio da domicilio è in funzione in più della metà del dispositivi attualmente impiantati - sottolinea ancora il dottor Falsini -. Se il sistema rilevi eventi critici, un messaggio di alert viene inviato sia alla ditta fornitrice sia al personale medico che si occupa del monitoraggio da remoto. Ma non è l’unico sistema di telemonitoraggio che effettuiamo, ci sono anche dispositivi impiantati sotto cute, detti loop-recorders che servono a rilevare aritmie parossistiche. Al momento i pazienti del Valdarno con dispositivi costantemente monitorati da remoto sono 118”.