FRANCESCO MARINARI
Cronaca

Guerra, l'8 settembre 1943 in Toscana: la tragedia, gli eroi, la rinascita

Sono trascorsi 74 anni dall'Armistizio. Tanti gli appuntamenti per non dimenticare, tra cui una mostra a Livorno

9 settembre 1943, lo sbarco delle truppe Alleate a Salerno

Firenze, 8 settembre 2017 - Una tragedia nella tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Una tragedia da cui però un'intera generazione ebbe la forza per rinascere, ricostruire. Sarebbero serviti altri due anni di guerra prima di rivedere la luce. E l'8 settembre 1943 in Toscana, il giorno dell'armistizio dell'Italia con le forze alleate, fu un momento estremamente difficile per cittadini e soldati.

L'annuncio del generale Badoglio, gli amici che diventano nemici, il "tutti a casa": furono giorni bui. Le truppe tedesche entrarono in azione per disarmare gli ormai ex alleati italiani. Tanti piccoli e grandi gesti di eroismo e tante vite spezzate. Come quella del maggiore Gian Paolo Gamerra, che tra Livorno e Pisa, a capo di una batteria resiste e poi perde la vita contro truppe tedesche che stavano cercando di conquistare il porto.

Era il 9 settembre, il giorno dopo l'Armistizio. Sono nove i soldati dell'Esercito italiano che perdono la vita in quello scontro. I sopravvissuti furono protetti e nascosti dalla gente della zona di Riglione.

Un'altra tragedia all'isola d'Elba: a Portoferraio, il 15 settembre, emissari dell'esercito tedesco chiedono la resa dei soldati italiani di stanza sull'isola. Al rifiuto, accompagnato dalle progressive proteste della popolazione contro i rappresentanti germanici, scatta un bombardamento aereo sull'isola. Almeno trenta i morti.

Sono passati 74 anni da quei terribili giorni. In tutte le città toscane si ricordano le vittime di quegli eventi e l'inizio dell'occupazione nazista con tutti gli orrori che portò. Epicentro di questa giornata per non dimenticare è Livorno. Oltre alle cerimonie istituzionali, è in programma fino al 17 settembre al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo la mostra "Schiavi di Hitler", con le memorie dei militari italiani deportati nei campi tedeschi.