MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Giornata del pane: in Toscana cinque tipi tutti da gustare

Dal pane di patate della Garfagnana al ‘Marocco’ di Montignoso: guida ai luoghi dove assaggiare le varianti di questo prodotto che viene fatto come una volta

Pane  (foto Ansa)

Pane (foto Ansa)

Firenze, 16 ottobre 2024 - Gustoso da mangiare, fresco e digeribile, con ingredienti selezionati: oggi il pane piace così, basta che comunque sia artigianale. È quanto emerge da uno studio di Aibi, Associazione Italiana Bakery Ingredients, che all'interno di Assotol rappresenta le imprese produttrici di semilavorati del pane, della pizza e della pasticceria, in occasione della Giornata mondiale di oggi dedicata a questo alimento. Le tendenze di consumo sono quindi sempre più healthy, cioè salutari, ma ancora legate al prodotto fresco artigianale. Tante ormai le tipologie disponibili, ma la scelta ricade su due parametri ben precisi: per il 66% conta la qualità degli ingredienti, per il 54,4% la digeribilità del prodotto. Il panificio vecchio stile sta lasciando sempre più il passo alla versione ibrida del bakery bistrot, che mette insieme pane, pizza e dolci con caffè e persino l'aperitivo. Secondo i dati Aibi il pane rappresenta ancora il 46% dei ricavi degli artigiani, pizza e focacce il 20%, i dolci da ricorrenza il 9%. In questo settore ci sono eccellenze come il pane toscano che ha ottenuto il riconoscimento della dominazione DOP. Viene fatto come una volta e mantiene le stesse caratteristiche di un tempo, ossia crosta chiaroscura, mollica porosa e compatta, e soprattutto il sapore insipido, perfetto per accompagnare piatti e minestre della cucina tradizionale. Ma in Toscana, è proprio il caso di dirlo, paese che vai, pane che trovi. C’è il Pane di patate della Garfagnana che si può trovare in tutta la valle del Serchio, fatto con con farina di grano tenero, acqua, lievito, e patate che lo rendono gustoso oltre a dargli morbidezza. Chi fa tappa nella Lunigiana orientale non può non assaggiare la ‘Marocca’ fatta con farina di grano, farina di castagne e patate. C’è poi il buonissimo pane di Altopascio, soprannominato non a caso anche come la "città del pane". Un nome che risale all'XI secolo quando venne costruito qui un ‘ospedale’ proprio per rifocillare i forestieri che arrivavano logorati dai loro lunghi viaggi. Il segreto del sapore di questo pane è dato dalla farina di grano, dal lievito naturale, ma soprattutto dall'acqua locale utilizzata nell’impasto. A Montignoso e nei comuni vicini in provincia di Massa Carrara si trova il Marocco, fatto con farina di mais, farina di grano e lievito. Ha un sapore molto speciale perché contiene salvia, olive nere, aglio, rosmarino, peperoncino tritato e sale. Anticamente veniva preparato da novembre a gennaio nel periodo della raccolta delle olive, ma ora si può trovare e gustare tutto l’anno. E poi c’è il Panigaccio di Podenzana, tondo, azzimo, fatto con farina di grano, acqua e sale, e rigorosamente senza lieviti. Viene poi cotto nella terracotta ed è perfetto per accompagnare un piatto di formaggi e salumi.

Nasce oggi

Oscar Wilde nato il 16 ottobre del 1854 a Westland Row. Non ha dubbi Merlin Holland, nipote del grande autore de Il ritratto di Dorian Gray: "Saranno i giovani a tenere in vita Oscar Wilde. Erano quattro le caratteristiche che lui aveva agli occhi della società vittoriana: la ribellione, l'integrità, l'individualismo e la sensualità. Quanti ragazzi oggi dai 18 ai 25 anni non direbbero 'sì certo quelle sono qualità che voglio rivendicare, in cui credo' ”. Una frase del celebre scrittore recita così: “Non giudicare mai nessuno brevemente: perché ogni santo ha un passato e ogni peccatore ha un futuro”.