
Primo ospedale a Medjugorje voluto dalla Onlus Olimpiadi del Cuore fondata da Paolo Brosio
Firenze, 12 maggio 2022 - Il ‘Pronto Soccorso della Pace’ sorgerà a Medjugorje, in Bosnia Erzegovina. Il progetto, fortemente voluto dall’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore, fondata da Paolo Brosio, si appresta a diventare realtà con i lavori che dovrebbero prendere il via nel giro di poche settimane.
Stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale, la presentazione dell’iniziativa accanto alle altre organizzate col progetto ‘Mattone del Cuore’. Impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa per impegni a Roma, il presidente Eugenio Giani ha comunque inviato un proprio messaggio.
“Proprio Paolo Brosio – ha scritto il presidente - mi parlò alcuni anni fa della volontà di costruire questo pronto soccorso a Medjugorje. All'epoca ero presidente del Consiglio regionale e mi sembrò subito un'iniziativa degna di essere supportata e da quel momento infatti ho cercato in tutti i modi, nel mio piccolo, di dare un aiuto per realizzare questo sogno. Un sogno che, a distanza di alcuni anni, adesso sembra possa diventare realtà, grazie anche alla generosità di tantissime persone che hanno contribuito con le loro donazioni”. “Un'iniziativa – ha proseguito Giani - che vede la luce proprio in un momento storico molto delicato e che vorrei interpretare anche come una sorta di segnale di pace e solidarietà. L'Associazione fondata da Paolo si è distinta proprio per la grande sensibilità, dimostrata con interventi concreti rivolti a persone bisognose, in Italia ma anche in altri paesi. Paolo con la sua energia ed entusiasmo è riuscito a coinvolgere tante istituzioni e personalità di spicco del mondo dello sport che dello spettacolo, riuscendo a concretizzare tanti progetti per dare una mano a chi è meno fortunato”
“Una giornata straordinaria – ha commentato Paolo Brosio – perché, grazie alla Bosnia Erzegovina e al sindaco di Citluk, è arrivato il terreno dove sorgerà il primo Pronto Soccorso della zona. L’impegno dell’Associazione è stato premiato. A questo si è aggiunto il lavoro del Comune di Forte dei Marmi, della Regione e di tante istituzioni che ci hanno permesso di arrivare a questo risultato. Il Pronto Soccorso servirà un’area molto vasta dove vivono persone di razze e religioni diverse. In tempi di tragedie e guerre portiamo un segno di pace in territori che hanno vissuto situazioni analoghe, se non più gravi, in tempi non molto lontani”.
Al tavolo, in Sala Pegaso, oltre a Paolo Brosio sono intervenuti la portavoce del presidente Giani Cristina Manetti, il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Marzi, Gianluca Pecchini direttore generale Associazione Nazionale Italiana Cantanti oltre a imprenditori, personaggi e manager del mondo dello sport e dello spettacolo e della Fondazione Nazionale Italiana Cantanti e della Partita del Cuore – Umanità Senza Confini. “Sono molto onorata di prendere parte all’illustrazione di questa iniziativa – ha aggiunto Cristina Manetti che ha letto il messaggio del presidente Eugenio Giani -. Un progetto che ha richiesto alcuni anni di impegno e lavoro e che ha visto anche la Toscana al suo fianco. Un progetto che cerca di diffondere, in un momento così delicato, un bellissimo messaggio di speranza e solidarietà”.
Paolo Brosio spiega il progetto nel dettaglio
“Dopo sei anni di un difficile percorso di organizzazione, produzione e raccolta fondi è giunto ora al termine e siamo pronti a finanziare la prima parte del Progetto “Mattone del Cuore” Primo Pronto Soccorso di Medjugorje per tutte le etnie e tutte le religioni che sarà così intitolato: Pronto Soccorso della Pace. Con questa costruzione intendiamo portare un segno di pace in un momento dove si sentono solo venti di guerra scaturiti dal drammatico scontro bellico tra Russia, Ucraina, Nato e Stati Uniti e continue richieste di armi e corse al riarmo in Europa, in Ucraina e in molti Paesi del Mondo dove - come disse in maniera profetica Papa Francesco - sono cominciate e, attualmente in corso, già tante guerre violente che rappresentano un terzo conflitto Mondiale. L’intento principale dell’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore è proprio quello di costruire un Pronto Soccorso in una zona tristemente nota per la più feroce guerra civile negli anni ‘90 che ha provocato 270 mila morti e ‘900 mila tra mutilati, feriti e il più alto numero di donne stuprate di tutte le guerre del ‘900. Il cantiere verrà aperto ed inizieranno i lavori su tre lotti di terreno di una ex foresta demaniale che lo Stato della Bosnia ha donato al Comune di Citluk nel cui territorio sorge la frazione di Medjugorje. È stato infatti necessario ottenere (come risulta dai documenti che vi mostreremo allegati) il parere positivo del Ministero della Sanità e del Ministero delle Finanze di Sarajevo, un governo composto da una partecipazione mista e proporzionale alla popolazione delle diverse etnie e religioni di Ministri Bosniaci Musulmani, Serbi Ortodossi Cristiani e Cattolici Croati Cristiani. Per sei anni abbiamo atteso invano un terreno da parte della Chiesa di Mostar o dei Frati Francescani Minori della Provincia di Mostar ma improvvisamente nei primi giorni del mese di Gennaio 2022 il Comune di Citluk ha ritenuto rilevante la nostra proposta di donare la somma necessaria alla costruzione di almeno il 50% del valore del progetto concedendoci dunque un terreno boschivo ex demanio statale pari a 3000 metri quadri in località Nivir Medina (ad appena un chilometro e trecento metri dalla Chiesa di San Giacomo di Medjugorje), lungo la nuova strada che collega Medjugorje a Citluk”.
Il primo pronto soccorso per tutte le etnie e le religioni in Erzegovina
“In quest’area degli Altopiani dell’Erzegovina ci sono decine di villaggi, frazioni e comuni a circa 40 km da Mostar (dove c’è l’unico, vero e grande policlinico ospedaliero difficilmente raggiungibile a causa di strade accidentate e carenza strutturale di servizio di 118 con ambulanze moderne ed attrezzate) e non esiste alcun sistema sanitario di pronto soccorso d’urgenza ma solo ambulatori medici. I 100mila residenti appartengono, come è noto, a varie etnie e religioni: cattolici croati, musulmani bosniaci, ortodossi serbi e una minoranza ebraica a Sarajevo e Mostar che per tanti anni si sono combattuti nella guerra degli anni ’90 ed ora tentano in tutti i modi di vivere in pace dimenticando le ferite del passato. Quando si verifica un incidente, un caso grave d’infarto o in generale una situazione di urgenza chirurgica con ricovero immediato per operazione o intervento ci sono problemi molto gravi di viabilità per raggiungere il grande ospedale di Mostar: la strada è infatti a precipizio con tornanti e curve molto strette, estremamente pericolosa e tortuosa, a strapiombo sul Fiume Neretva e quando c’è traffico di camion o pullman diventa difficile per un’ambulanza arrivare in tempo per salvare una vita umana. Ma non è tutto: non esiste un vero e proprio sistema di centralino telefonico Sos 118 come in Italia o in altri paesi d’Europa e le autoambulanze spesso sono carenti, non attrezzate e non operano 24h al giorno”.
Le modalità di realizzazione del pronto soccorso
“Allora noi delle Olimpiadi del Cuore che da anni aiutiamo le popolazioni della Bosnia Erzegovina, specialmente orfani ed anziani abbandonati dei 49 comuni della Erzegovina e delle periferie di Sarajevo, ci siamo attivati per raccogliere fondi per la costruzione del Primo Pronto Soccorso di Citluk. Per tutte le etnie e religioni, per i turisti e per i pellegrini che visitano i luoghi di culto di ogni religione e che si trovano a visitare i luoghi degli altopiani. Non vogliamo costruire una cattedrale inutile ma un vero e proprio Pet, cioè un Punto di Emergenza Territoriale dotato di strutture per le emergenze, chirurgia ortopedica, ambulatori, sala raggi ed ecografia, reparto di cardiologia per interventi in codice rosso per infarti e collassi gravi. . È in previsione la realizzazione di una sala di pronto soccorso pediatrico con apposito percorso e allestimento idoneo per i bambini onde evitare traumi psicologici. Verrà inoltre realizzato, nei locali del Pronto Soccorso, un centro di ascolto e risposta rapida per le chiamate di urgenza in codice rosso”.
Paolo Brosio in Vaticano da Papa Francesco per il ‘progetto Mattone del Cuore’
“Tutto infatti nasce il 9 aprile 2015 quando sono stato convocato in udienza privata da Papa Francesco al Palazzo Apostolico in Vaticano: il Pontefice ha voluto conoscere nei dettagli l’opera del Primo pronto Soccorso della storia degli altipiani della Erzegovina e si è personalmente raccomandato che fosse a disposizione non solo dei pellegrini cristiani ma per tutte le etnie e le religioni dei residenti e dei visitatori stranieri. Papa Francesco ha poi voluto benedire personalmente il simbolo di questo pronto soccorso che dovrà diventare un messaggio di pace per tutte le etnie e le religioni. Il Papa ha benedetto il Mattone del Cuore Primo Pronto Soccorso di Citluk. Pochi mesi dopo Papa Francesco si è poi recato a Sarajevo nel giugno 2015 e ha pregato insieme agli Imam musulmani e ai Vescovi ortodossi di etnia serba. Grazie a questo grande progetto, spero di raggiungere due obiettivi: primo, portare la pace fra ortodossi serbi, cristiani, musulmani e cattolici croati in un luogo dove c’è stato odio, guerra e tragedie. Secondo, riconciliare le popolazioni locali con il dialogo interreligioso e culturale. Nelle diverse fasi di costruzione del Pronto Soccorso, a seconda degli stati di avanzamento dei lavori, arriveremo a bonificare dall’Italia verso la Bosnia donazioni, consegne di materiale e mezzi per un valore di 370mila euro fino ad arrivare ad una cifra complessiva di un milione e 400mila euro per 600 mq di Pronto Soccorso”.
La donazione
La spesa di edilizia sanitaria, per la costruzione del Pronto Soccorso si aggira fra le 700mila e gli 800mila euro e noi siamo già in grado oggi di arrivare a 300 mila euro, oltre questa cifra verrà consegnata un’ambulanza del valore di 70mila euro, un mezzo di soccorso dotato di defibrillatore, ossigeno, lettino idraulico di ultima generazione che sarà generosamente donata dalla Venerabile Arciconfraternita del Coordinamento Misericordie Area Fiorentina. Per completare la viabilità esterna, il parcheggio delle ambulanze, il parcheggio del personale medico e paramedico, l’area di recinzione, il giardino esterno, gli uffici del posto fisso di Polizia di Stato, una cappella interna dedicata alla Madonna Regina della Pace, tutto l’arredamento sanitario e tutti gli allestimenti di apparecchiature medico-chirurgiche- sanitarie e di diagnosi, serve una somma che si aggira sui 400mila euro. Il Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina provvederà inoltre a ospitare vitto alloggio gratuito una squadra di 8/10 volontari della Bosnia Erzegovina per un periodo di due mesi a Firenze al fine di provvedere alla loro formazione per conseguire il diploma di soccorritore di primo e secondo livello”.
Come sostenere il progetto
Per tutti coloro che vogliono contribuire a portare avanti quest’opera così impegnativa dal punto di vista economico e di allestimento di dotazione sanitarie, questo l’Iban del conto corrente ufficiale delle Olimpiadi del Cuore associazione Onlus Regione Toscana Agenzia delle Entrate. Ecco le coordinate bancarie: IT 19 I 01030 01656000002272778 - BIC: PASCITM1M37 (per l’estero) Causale: inserire “donazione, nome, cognome, via, c.a.p., comune, provincia”.