
Paolo Brosio al Principe di Piemonte
Viareggio (Lucca), 31 luglio 2021 – Trent’anni fa in questi giorni iniziava l’avventura del Tg4, l’informazione delle reti private decollava e in questo scenario in piena evoluzione prima Studio Aperto e poi il Tg4 aprirono la strada che sarebbe stata percorsa anche dal Tg5 diventata l’ammiraglia dell’informazione di Mediaset con la direzione di Enrico Mentana. Due assoluti protagonisti di quell’epopea furono Emilio Fede, il direttore, e Paolo Brosio diventato poi l’inviato di punta del Tg4 e anche il protagonista di gustosissimi siparietti in diretta con lo stesso Fede che fanno parte della storia della televisione. Specialmente nel contesto dei servizi girati davanti al palazzo di Giustizia di Milano nel corso dell’inchiesta “Mani pulite”. La reunion tra Fede e Brosio doveva andare in scena ieri pomeriggio nel corso del terzo appuntamento de “Gli Incontri del Principe”, la rassegna di talk show del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio condotta dall’inviato speciale de “Il Giornale” Stefano Zurlo.
Emilio Fede è stato bloccato da un problema personale quando era in partenza per la Versilia. Sul palco è arrivato comunque un Paolo Brosio pimpante che ha rievocato con dovizia di particolari un’avventura professionale che lo ha lanciato nel mondo della Tv come giornalista e anche come personaggio dell’intrattenimento. “Arrivai a Milano nel 1991 e chiesi un colloquio con il direttore Fede. Mi ero appena sposato e volevo raggiungere mia moglie in Lombardia dopo aver lavorato come cronista in Toscana con La Nazione e in Liguria con il Secolo XIX. Il colloquio fu molto breve perché il direttore mi disse che lo avevo subito convinto e che era certo che fossi un bravo giornalista. Io a Emilio deve molto”. Quando scoppia Tangentopoli con l’arresto di Mario Chiesa Paolo Brosio è impegnato in un servizio in Trentino sulla mummia del Similaun. “Ricevo una telefonata del direttore – spiega - che mi dice di rientrare immediatamente a Milano perché c’è un’inchiesta molto importante da seguire. Capimmo subito che sarebbe stato un periodo epocale per l’Italia”. Memorabili i collegamenti davanti al Palazzo di Giustizia milanese. “Il massimo - continua Brosio - si raggiunse quando il giorno del mio compleanno Antonio Ricci inviò il Gabibbo a consegnarmi una torta per festeggiarmi e fare un servizio per Striscia la Notizia. Quando partì il collegamento con il Tg4 stavamo sempre mangiando la torta e il direttore si arrabbiò molto. Ma fra noi c’è sempre stato un rapporto molto bello, franco e sincero. Di stima reciproca”. I primi Tg di Mediaset sono stati fucina di grandi giornalisti. “Ricordo Gabriella Simoni, Tony Capuozzo – spiega Paolo Brosio – ma anche molti altri. Tangentopoli come la Guerra del Golfo, il conflitto in Bosnia, sono stati eventi che ti mettevano professionalmente alla prova e ti facevano capire quanto valevi”. E Brosio rimarca con soddisfazione i tanti scoop che hanno fatto felice il direttore Fede.
“Sempre durante Tangentopoli la morte di Gabriele Cagliari fu un episodio drammatico che turbò tutti. Gli inviati cercavano la vedova Cagliari e non la trovavano. Io pensai che fosse andata nella chiesa vicino casa a pregare e non mi sbagliavo. La aspettai e strappai un’intervista esclusiva di venti minuti che nessuno aveva”.
Oggi sabato 31 luglio alle 18 quarto appuntamento de "Gli Incontri del Principe": Stefano Zurlo e la direttrice de “La Nazione" Agnese Pini intervistano il governatore della Toscana Eugenio Giani. Ingresso libero.
Maurizio Costanzo