
Paolo Nespoli (foto Ansa)
Firenze, 23 ottobre 2023 – Il 23 ottobre del 2007 decollò lo Space Shuttle con a bordo Paolo Nespoli. La missione STS-120 affidata all'astronauta italiano era quello di trasportare in orbita un nuovo modulo - precisamente il Nodo 2, detto Harmony - per la Stazione Spaziale Internazionale. Si trattava del primo modulo abitabile pressurizzato. Sono tante le curiosità che riguardano lo Space Shuttle della Nasa, una macchina ai limiti della fantascienza. Innanzitutto è stata la prima navetta spaziale progettata per essere riutilizzata. Altra particolarità non da poco: è stato l'unico veicolo con le ali capace di andare in orbita, in grado di partire come un razzo e di rientrare a Terra come un aereo. La flotta degli shuttle comprende sei velivoli: l'Enterprise, che non ha mai volato nello spazio, ma sul quale sono stati condotti i test che hanno permesso di perfezionare le altre cinque navette, il Challenger, il Columbia, il Discovery l'Endeavour e l'Atlantis. Lo Shuttle ha volato per la prima volta il 12 aprile 1981 ed è andato in pensione dopo la sua ultima missione, che risale al 21 luglio 2011. La sua è stata una lunga carriera, durata ben 30 anni. In questo periodo la navetta è andata in orbita ben 135 volte, portando nello spazio 355 uomini, fra i quali cinque astronauti italiani: Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori e appunto Paolo Nespoli. Purtroppo la storia dello shuttle è stata segnata da due tragici incidenti nei quali hanno perso la vita 14 persone: la tragedia del Challenger, esploso in volo il 28 gennaio 1986, e del Columbia, che si è disintegrato durante il rientro il primo febbraio 2003. Questi incidenti e l'aumento dei costi dei lanci hanno rallentato molto il programma delle missioni Shuttle. Nonostante la riduzione del numero di missioni, questo 'traghetto delle stelle' lascia comunque una eredità enorme: senza questa macchina straordinaria, capace di trasportare carichi giganteschi nella sua stiva e fino a 7 uomini nel suo abitacolo, non si sarebbe potuto costruire la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), né sarebbe stato possibile portare in orbita il telescopio spaziale Hubble e in seguito curarne la manutenzione. Nasce oggi Gianni Rodari nato il 23 ottobre del 1920 a Omegna. Con le sue favole e poesie ha fatto e continua a far viaggiare con la fantasia generazioni di bambini e di ragazzi. È stato l'unico italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen. Uno dei suoi versi più celebri recita così: “Se ci diamo la mano, i miracoli si fanno. E il giorno di Natale, durerà tutto l'anno”.