Firenze, 5 ottobre 2022 - Nel 1582 accadde qualcosa di stranissimo: il giorno dopo il 4 ottobre, che era un giovedì, si passò direttamente a venerdì 15 ottobre. Com’è stato possibile questo salto temporale? E chi ha cancellato 10 giorni dal calendario? Per scoprirlo bisogna fare un passo indietro, al tempo dell’antica Roma. Il nostro calendario solare ha infatti le sua fondamenta in quello romano, che era originariamente di 10 mesi, con i giorni che venivano numerati in riferimento a tre date fondamentali: le Calende (che cadevano il 1° di ogni mese), le None (che cadevano il quinto o il settimo giorno nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre), e le Idi (che cadevano il tredicesimo o quindicesimo giorno). Il nostro calendario ha ereditato anche i nomi dati dai romani ai mesi: luglio si chiama così da ‘Iulio’ Cesare, mentre agosto prende il nome dall’imperatore Augusto. Lo stesso Giulio Cesare nel 46 a.C. riformò il calendario tradizionale, eliminando ogni dipendenza dal ciclo lunare, stabilendo che a ogni tre anni di 365 giorni dovesse seguire uno di 366. Ma in tal modo si andava accumulando un ritardo dovuto all’imperfetta ripartizione del tempo nel calendario giuliano, malvisto soprattutto dai cristiani quando andavano a fissare la data della loro festa liturgica per eccellenza: la Pasqua. Tra il 325, quando Concilio di Nicea stabilì la regola per calcolare appunto la Pasqua, e il 1582 si era già accumulata oramai una differenza di ben 10 giorni, tanto che la primavera iniziava non più il 21 ma l'11 marzo. Di quel passo la festa pasquale, che in base a ciò è calcolata, avrebbe finito per essere celebrata in date sempre più sbagliate, se non addirittura in estate. Nel 1582 Papa Gregorio XIII, accortosi del divario fra il calendario solare e quello civile, e della precessione degli equinozi, decise di riformare il calendario giuliano, chiamato così perché era stato introdotto da Giulio Cesare. Nominò allora una commissione e nel 1582 introdusse con una bolla papale il calendario ufficiale che prese il suo nome, ‘gregoriano’ appunto, oggi adottato in Italia come nella maggior parte dei Paesi del mondo occidentale. Ma per risolvere il divario che si era venuto a creare, e per rimettere al passo il computo del calendario con i fenomeni astronomici e dunque riallineare esattamente il calendario alle stagioni, soppresse 10 giorni, saltando quelli dal 5 al 14 ottobre 1582. Stabilì inoltre che non fosse bisestile l’anno centenario multiplo di 400. Tale sistema si diffuse subito in tutti i Paesi cattolici, dal ‘700 anche in quasi tutti quelli protestanti e poi in Gran Bretagna. Nei Paesi di tradizione greco ortodossa tale calendario fu adottato solo nel XX secolo, in Russia ad esempio dopo la rivoluzione d’ottobre, nel 1917. Nasce oggi Alberto Sughi nato il 5 ottobre 1928 a Cesena. Grande pittore del novecento, la cui arte venne inquadrata nell'alveo del realismo esistenziale, nel 2005 fu insignito del premio Vittorio De Sica per la cultura. dall'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Ha detto: “Il lavoro del pittore non finisce col suo quadro: finisce negli occhi di chi lo guarda”.
Maurizio Costanzo