MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

3 settembre 1978, la prima messa di Papa Luciani

Fu la prima volta che un Papa scelse di non essere incoronato. Le speculazioni sulla morte improvvisa del Papa dei 33 giorni

Papa Luciani (foto da Ansa)

Papa Luciani (foto da Ansa)

Firenze, 3 settembre 2024 – Il 3 settembre del 1978, una data storica. È stato infatti il giorno della santa messa di inizio pontificato di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani. Il Papa del sorriso e dei 33 giorni era stato eletto il 26 agosto. Fu anche la prima volta che un Papa scelse di non essere incoronato. La figura di questo Pontefice è stata per anni oscurata dal 'giallo' della sua morte. "Un romanzo noir che purtroppo ancora perdura", disse il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Quella morte improvvisa, un infarto, come testimoniato successivamente anche dalle cartelle cliniche, ha dato spazio negli anni a voci incontrollate. Ma a monte ci sono stati anche "errori" di comunicazione da parte del Vaticano. È quanto sottolinea un libro sulla vita di Papa Luciani a firma di Antonio Preziosi, giornalista Rai: "Il sorriso del Papa" (edizioni San Paolo). "Nella gestione del drammatico ritrovamento del Papa morto e nella comunicazione – ha scritto in questo libro - furono compiuti dei gravissimi errori che contribuirono ad alimentare l'ombra del sospetto sulle cause reali della scomparsa di Papa Luciani". Il primo comunicato del Vaticano "in appena cinque righe conteneva inesattezze e bugie". La più grande riguardava le persone che trovarono il Papa morto. Fu detto che era stato l'assistente, monsignor John Magee, perché forse fu ritenuto sconveniente dire che erano state due suore, Vincenza Taffarel, scomparsa nel 1984, e Margherita Marin, che "solo nel 2009 è stata rintracciata e ha ottenuto una dispensa per poter finalmente dire la verità". Poi confusione fu fatta sull'orario della morte e anche su come era stato ritrovato il Pontefice. Circostanze sulle quali è stata fatta chiarezza anche grazie ai documenti del processo di beatificazione. Delle ultime ore di Giovanni Paolo I resta il ricordo toccante di suor Margherita Marin, della Congregazione delle Suore di Maria Bambina, assistente presso l'appartamento papale durante il mese di pontificato di Luciani. Lei che trovò il corpo senza vita del Papa. La sera prima, ha raccontato la religiosa, "venne da noi, come faceva sempre, per salutarci prima di ritirarsi nel suo studio. Ricordo che mi chiese quale messa gli avessi preparato per il giorno seguente e gli risposi: 'Quella degli Angeli'. Ci augurò la buona notte con le parole che ogni sera ci ripeteva: 'A domani, suore, se il Signore vuole, celebriamo la messa insieme'. Ho impresso ancora nella memoria un particolare di quel momento lì: eravamo tutte assieme nel salottino con la porta aperta, la porta era proprio davanti a quella dello studio privato, e quando, dopo averci già salutato, il Santo Padre è stato sulla porta dello studio, si è girato ancora una volta e ci ha salutato di nuovo, con un gesto della mano, sorridendo... mi sembra di vederlo ancora lì sulla porta. Sereno come sempre". Ma il "Papa del sorriso", come lo ricordano tutti e anche il libro di Preziosi, riporta all'attenzione la figura di un uomo di fede e di Chiesa che seppe fare della sua vita un esempio di umiltà, di tenacia, di spirito di servizio e di amore per tutti. Albino Luciani fu pastore della Chiesa universale per pochissimo tempo, ma seppe tracciare una via ancora attuale con la forza del suo esempio di vita e del suo indimenticabile sorriso. Fu teologo, pastore, padre conciliare, uomo di intensa e per alcuni aspetti innovativa spiritualità, anche se regnò solo per un mese.